martedì 30 dicembre 2008

“Pe pe, pe pe pe pe”



“Two Man Sound”, che poi sono tre belgi, vi dirà molto poco. Se dico Disco Samba, anno 1978, avrete cominciato a capire.
Se dico il trenino del veglione di domani sera avete capito tutto.
Mi sono trovato ad ascoltarlo di recente durante la cena aziendale nel ristorante del Gardaland Resort, eseguita al momento del taglio panettone. Il trio, accompagnato da una voce femminile, aveva del resto accompagnato gli antipasti con un po’ di bossa nova. È quel che si dice il classico luogo comune sulla musica brasiliana: “uscesce' uscesce” su fritturina e san daniele, “pe pe, pe pe pe pe” al momento del botto. Niente di sconvolgente o di terrificante nemmeno per me: la musica brasiliana mi piace perfino così. Al momento di disco samba (senza trenino, niente paura) dicevo a un amico che in mezzo a quel pot-pourri, fatto in pratica di soli refrain, ci sono dei pezzi importanti, giustamente trascinanti, che hanno alle spalle grandi autori e grandi interpreti. Soltanto Zazueria, 3 elemento della compilation, ha avuto un sacco di incisioni, tra cui Elis Regina e Astrud Gilberto, anche se poi ho scelto la voce di Wilson Simonal, credo il primo a inciderla. Sì perchè oltre alla briga di elencare tutti i vagoni del trenino, m’è passato per la testa l’idea di proporveli per intero, in alcune delle loro interpretazioni importanti. Mancano le pur indispensabili (per il trenino) Brigitte Bardot e Charlie Brown (trovata!) e i 4 brani che portano la firma di un componente del trio, tale Lou Deprijck, tra cui la celeberrima Pega no ganzê (“faccela vedè, faccela toccà”) uscita giusto da un coro allo stadio (trovata anche questa, leggi commenti). Nessuna traccia di video, invece, dei brani Caramba (Jorge Ben) e Mariana.

Il trenino
Taj Mahal (Jorge Ben)
Upa neguinho (Edu Lobo e Gianfrancesco Guarnieri)
Zazueira (Jorge Ben)
Aeiou Ypselum (L. Deprijck)
Fio maravilha (Jorge Ben)
Brigitte Bardot (Miguel Gustaud)
Caramba (Jorge Ben)
País tropical (Jorge Ben)
Sou fla fla (L. Deprijck)
Aquarela do Brasil (Ary Barroso)
Voce abusou (Antonio Carlos - Jocafi)
Nega de obaluaê (Wando)
Tristeza (Haroldo Lobo - Nithinho)
Charlie Brown (Benito Di Paula)
Pega no ganzê (L. Deprijck - S. Vanholmen)
Mariana (Rodolfo De Souza - Olho Verde - Paulo Brasao)
Mas Que Nada (Jorge Ben)
Desacato (Antonio Carlos - Jocafi) por isso ancora deixa estar
Copacabana (S. Vanholmen - Penny Els)
Ritmocada (L. Deprijck)
Charlie Brown (Benito Di Paula)

Jorge Ben Jor – “Taj Mahal”


Elis Regina - "Upa Neguinho"


Wilson Simonal – “Zazueira”


Maria Alcina- “Fio Maravilha”


Wilson Simonal – “País Tropical”


Joao Gilberto – “Aquarela do Brasil”


Elis e Antonio Carlos & Jocafi - "Lucia Esparadrapo, Mudei de Idéia, Você Abusou, Mas que doidice e Desacato"


Adriano Trindade - "Nega de Obaluaê"


Baden Powell – "Tristeza"


Benito di Paula - Charlie Brown



Jair Rodrigues - "Festa para um rei negro"
  





Sergio Mendes & Brasil 66 - "Mas Que Nada"

Tom Zé: “Estudando A Bossa” a suo modo disco dell’anno.


Finisce il 2008, anno dei 50 anni della bossa nova, in cui non sono certo mancati gli omaggi “di genere” al genere.
Diverse le celebrazioni piene della comprensibile devozione, ma povere della necessaria originalità, in questo e per questo poco bossanoviane. Per fortuna c’è Tom Zè che, in epoca di classifiche di fine anno, non esito a piazzare ai primissimi posti delle mie personali preferenze.
“Estudando a Bossa”, terzo di una ideale trilogia -"Estudando Samba" (1976) , "Estudando Pagode" (2005)- è un disco tanto talentuoso quanto godibile, che omaggia la bossa come genere vivo, suonandone le emozioni ed i tic, le eterne novità e gli inevitabili luoghi comuni.

Insieme alla voce, al solito graffiante di Tom Zé, un infinito elenco di voci femminili e quella di David Byrne, tanto che nei 14 pezzi dell'album Tom appare da solo nel solo João Nos Tribunais, vera lezione in musica sulla nascita della bossa nova.
Sincope Jaobim con Andréia Dias è splendida fin dal titolo con un testo che cita tutti i nomi della bossa. Da modesto studente, Tom si applica con il solito estro, dimostrandosi un ideale maestro senza cattedra. Questa volta dietro la lavagna i colleghi, al confronto davvero poveri di idee.

lunedì 29 dicembre 2008

5 giorni lavorativi


Tanti i giorni che il provider mi ha dato per riconnettermi al servizio, praticamente dopo le feste. Alla fine, non so come, ci sono riuscito da solo.
Quindi recupero in fretta, facendo gli auguri a tutti e rispondendo ai commenti arretrati. Nel frattempo, a Natale, Tom Brady ha lanciato la sua proposta di matrimonio a Gisele che, pare, abbia detto sì.

lunedì 22 dicembre 2008

"Io pensavo che tutto il mondo fosse figlio di Babbo Natale"


Natal Bem Brasileiro uscito a novembre di quest’anno dalla solita Biscoito Fino, davvero una fucina di progetti musicali, è un disco sul tema del natale, senza standard internazionali, messo insieme pescando esclusivamente dal canzoniere verdeoro.
Recadinho de Papai Noel di Assis Valente (interpretata nel 1934 da Carmen Miranda) è qui cantata da Wanderléa. Dello stesso autore il pezzo (anno '33) che apre il disco Boas Festas con la voce di Maria Bethânia. Un bella canção natalina e un augurio anticipato a chi fosse già in procinto di partire e spegnere il pc.

Maria Bethânia: Boas Festas

domenica 21 dicembre 2008

"Oggi la notte è giovane"

Ricordando che nella MPB una canzone che si chiama Tristeza ha un ritmo allegramente sambato mentre A Felicidade risulta decisamente malinconica, il Poema de Natal di Vinicius De Moraes (qui con la sua voce) non poteva che essere poeticamente, ma decisamente triste. Giusto per chi soffre un po’ la depressione delle feste. Bella sì, ma meglio avere (non dico quella trentina di whiskies bevuti al giorno dal nostro poetinha) ma almeno un grappino, quello sì, sotto mano.



Poema de Natal
Vinicius De Moraes

(traduzione: Federico Guerrini)

Para isso fomos feitos:

Per questo fummo creati:

Para lembrar e ser lembrados

Per ricordare ed essere ricordati

Para chorar e fazer chorar
Per piangere e fare piangere


Para enterrar os nossos mortos -

Per seppellire i nostri morti –
Por isso temos braços longos para os adeuses

Per questo abbiamo braccia lunghe per gli addii

Mãos para colher o que foi dado

Mani per cogliere quel che ci è stato dato
Dedos para cavar a terra.
Dita per scavare la terra.

Assim será a nossa vida:

Così sarà la nostra vita:
Uma tarde sempre a esquecer
Una sera sempre ad aspettare

Uma estrela a se apagar na treva

Una stella che si spenga nelle tenebre

Um caminho entre dois túmulos -
Un cammino fra due tumuli
 -
Por isso precisamos velar

Per questo dobbiamo vegliare
Falar baixo, pisar leve, ver

Parlare a bassa voce, camminare piano, osservare

A noite dormir em silêncio.
La notte che dorme in silenzio.

Não há muito que dizer:
Non c’è molto da dire:

Uma canção sobre um berço

Una canzone su una culla
Um verso, talvez, de amor

Un verso, a volte, d’amore
Uma prece por quem se vai –
Una preghiera per chi se ne va -

Mas que essa hora não esqueça


 Ma quell’ora non dimentica

E por ela os nossos corações
E ad essa i nostri cuori

Se deixem, graves e simples.
Si abbandonano, gravi e semplici

Pois para isso fomos feitos:
Perché per questo fummo creati:

Para a esperança no milagre

Per la speranza in un miracolo
Para a participação da poesia

Per la partecipazione della poesia
Para ver a face da morte -

Per guardare in faccia la morte -
De repente nunca mais esperaremos…

Di colpo non più aspetteremo…

Hoje a noite é jovem; da morte, apenas

Oggi la notte è giovane; dalla morte, appena

Nascemos, imensamente.
Siamo nati, immensamente.

mercoledì 17 dicembre 2008

Little Big Waterloo

Un’improvvisa impennata nei contatti giornalieri mi spinge a controllare ShinyStat.
19 ricerche per Napoletone Luciani in 2 giorni arrivano a insidiare la top position di Daria Bignardi nuda. Tanto interesse è stimolato, quasi certamente, dall’ultimo post di Grillo che, proprio ieri, parla di Napoletone, di Bernabè e dei vari problemi di Telecom.
Qualcuno dello staff di Grillo si è dilettato con l’adattamento per il continente americano della celebre performance di Luciani, mettendo Custer al posto di Bonaparte e Little Big Horn al posto di Waterloo. Chiedo: “ma al di là dell’atlantico non conoscono forse Napoleone?” E si chiedono in molti, commentando su YouTube: “ma al di qua dell’atlantico qualcuno è convinto che in Brasile si parli il castigliano?" Non penso certo Beppe Grillo che in passato ha avuto ottime frequentazioni brasiliane.

martedì 16 dicembre 2008

Verrà il 2009, ma non era male nemmeno il 2006...


I giorni scorrono verso le feste e verso l’anno nuovo. È il periodo dei consultivi e dei calendari. Ricordo che mancano ancora 15 giorni alla chiusura del test su come vorreste coscienzasporca per il 2009. Con 8 voti già raggiunti posso dirmi ragionevolmente soddisfatto, direi più del PD nelle elezioni d’Abruzzo.
Terrò conto di ogni preferenza, anche di quell’unico voto che chiede più contenuti per adulti, come vedete nell'immagine qui sopra (click on image): una splendida idea di calendario per un sito tedesco di modellini d'auto che, sebbene datato 2006, lascerei appeso almeno per un’altra decina d’anni.

lunedì 15 dicembre 2008

Luca "Napoletone" Luciani: promosso!


Colui che ha riscritto l'esito della battaglia di Waterloo è il nuovo presidente di TIM Brasil, società valutata -non più tardi di due settimane fa- qualcosa come 7 miliardi di euro. Immagino e voglio sperare si tratti di una promozione. Ora aspettiamoci un Hernàn Cortès scopritore del Brasile e lo vedremo alla presidenza di Telecom.

domenica 14 dicembre 2008

L'amore risponde al tempo.


Cosa avrebbero da dirsi e raccontarsi, in un immaginario faccia a faccia, due personaggi come l’AMORE e il TEMPO? Prova ad immaginarlo, mettendolo in forma canzone, questo affascinante signore dal barbone natalizio, un po’ insolito per un personaggio della MPB.
Aldir Blanc, una specializzazione in psichiatria nel curriculum e un esordio musicale da batterista, è il “paroliere” -come si direbbe a Sanremo- di tante canzoni memorabili, che si dividono tra ballate e samba dai testi decisamente letterari e ricchi di metafore.
La più nota rimane certamente quel O bêbado e a equilibrista, scritta con João Bosco, entrata nella storia e non solo in quella della MPB. L’importante collaborazione con Bosco dura fino al 1983 e dà vita a diverse hit (oltre a quella appena citata) interpretate dalla nostra Elis: Caçador de Esmeraldas, Mestre-sala dos Mares, Dois pra Lá, Dois pra Cá.... Più di recente Aldir Blanc collabora in modo continuativo con Moacir Luz e Guinga, ed estemporaneamente con diversi altri musicisti.
Dalla sua penna e dalle note di Cristóvão Bastos esce questo gioiello, in forma di bolero, uno di quei pezzi che si finisce per ascoltare decine di volte, trasformandosi in un “piacevole” tormentone. Peccato non trovare un video migliore: la versione “orchestrale” con la splendida Nana Caymmi è quella che ha portato al successo il brano. Sul disco Vida Noturna è possibile ascoltare l’interpretazione ancora più intima “piano e violão” di Aldir Blanc, un po’ nello stile dell’intero album. Due esecuzioni tra cui è davvero difficile scegliere quella che preferisco.

Nana Caymmi - Resposta ao Tempo


Resposta ao tempo
(Aldir Blanc e João Bosco)

Batidas na porta da frente é o tempo
Chi bussa alla porta d'ingresso è il tempo
Eu bebo um pouquinho pra ter argumento
Io bevo un po' per avere argomenti
Mas fico sem jeito, calado, ele ri
Ma non so reagire, zitto, lui ride
Ele zomba do quanto eu chorei
Si fa beffe di quanto ho pianto
Porque sabe passar e eu não sei
Perché sa passare e io no...

Um dia azul de verão, sinto o vento
Un giorno azzurro d’estate, sento il vento
Há folhas no meu coração é o tempo
Ci sono foglie nel mio cuore, è il tempo
Recordo um amor que perdi, ele ri
Ricordo un amore che ho perduto, lui ride
Diz que somos iguais, se eu notei
Dice che siamo uguali, se ci ho fatto caso
Pois não sabe ficar e eu também não sei
Perché non sa fermarsi, e nemmeno io
E gira em volta de mim, sussurra que apaga os caminhos
E gira intorno a me, sussurra che chiude ogni strada
Que amores terminam no escuro sozinhos
Che gli amori finiscono nel buio, da soli

Respondo que ele aprisiona, eu liberto
Rispondo che lui imprigiona, io libero
Que ele adormece as paixões, eu desperto
Che lui addormenta le passioni, io le risveglio
E o tempo se rói com inveja de mim
E il tempo si strugge di invidia per me
Me vigia querendo aprender
Mi guarda volendo imparare
Como eu morro de amor pra tentar reviver
Come io muoio di amore per provare a rinascere

No fundo é uma eterna criança que não soube amadurecer
In fondo è un eterno bambino che non sa crescere
Eu posso, ele não vai poder me esquecer
Io riesco, lui non può dimenticarmi.

martedì 9 dicembre 2008

18 anni (e aveva fretta)



"Il venait d'avoir 18 ans" nella versione italiana “18 anni” è una canzone che ho scoperto qualche anno fa, nel corso di una improvvisa e non transitoria infatuazione per Dalida: come Franco Battiato (Fleurs 2) l’avrei inserita anch’io in un’ideale lista di cover. Battiato canta in battiatese in tutte le lingue, che siano l’italiano, il francese o l’inglese. Dalida, che arrivò perfino ad inciderla in giapponese, mi sembra decisamente a suo agio con qualsiasi idioma e pronuncia. La canzone le sta cucita addosso come un abito su misura, scritta pensando a una donna che all’epoca si sarebbe detta matura (ed oggi poco più che una ragazzina). Uno di quelle classiche canzoni che raccontano una storia e che a me fanno il piacevole effetto di un fumetto.
Battiato è sorprendente e gli si può concedere molto: qui però fa un po' effetto Fiorello che imita Battiato che canta Dalida sotto la doccia. Per fare ‘sto pezzo o sei l’originale Dalida o al limite sei un controtenore giapponese.

Julia (Sonia Braga) dançando


Non ho dedicato ai 30 anni di Dancin' Days lo spazio che avrebbero meritato: prima che passasse l'anno volevo postare almeno questo.

venerdì 5 dicembre 2008

Quando, una volta ogni due anni, coscienzasporca incrocia onanrecords!

I “precedenti” di Rodrigo Amarante su coscienzasporca, li trovate qui (come autore) e qui (al basso con Orquestra Imperial).
Il disco dei Little Joy, Amarante + Fabrizio Moretti + Binki Shapiro lo trovate puntualmente recensito da onanrecords.
Traccia 11, l’ultima del disco (bella ma non la più bella, questo no) è un brano in portoghese, Evaporar, che ovviamente non potevo non citare.
Infine, se Amarante e Moretti (brasiliano da parte di mamma) si sono (re)incontrati a Los Angeles dopo essersi conosciuti a Lisbona e se hanno deciso di realizzare qualcosa insieme, c'entra pure Devendra Banhart che invece si ascolta qui con Cibelle. Chiudo con il testo (non semplice) e la traduzione di Evaporar: se qualcuno può fare di meglio, il blog è sempre aperto.



Evaporar
(Rodrigo Amarante)

Tempo a gente tem
Il tempo che abbiamo
Quanto a gente dá
È il tempo che diamo
Corre o que correr,
Corre ciò che è correre,
Custe o que custar...

Costa quello che è costare...

Tempo a gente dá
 Quanto a gente tem

Diamo il tempo che abbiamo
Custa o que correr,
 Corre o que custar...
Costa ciò che corre, corre ciò che costa...


O tempo que eu perdi
 Só agora eu sei

Del tempo che ho perso, mi rendo conto solo adesso
Aprender a dar
 Foi o que ganhei

Imparare a regalare è ciò che ho guadagnato

E ando ainda atrás
 Desse tempo

E ancora inseguo questo tempo
Teee... empo de não correr,

Teee...empo in cui non correre,
Nem de me encontrar,

E nemmeno in cui incontrarmi,
Ah... não se mexer!

Ah... niente agitazione!
Beija-flor no ar


Un colibrì nell’aria

O rio fica lá,
 a água que correu

Il fiume sta dove sta, l’acqua scorre a fiotti
Chega na maré, 
Ele vira mar...


Arriva con la marea, si fa mare
Como se morrer
 Fosse desaguar!

Come se morire fosse prosciugare
Derramar no céu,
 Se purificar...


Spargere nel cielo, purificarsi
Ah... deixar pra trás, 
Sais e minerais,


E lasciare dietro di sè, sali e minerali
Evaporar...
Evaporando...

giovedì 4 dicembre 2008

Internet aiuta a conservare la memoria della musica brasiliana?


Se lo chiede la versione online della rivista Bravo! nella rubrica Assunto do dia, l’argomento del giorno. In effetti nella rete si possono pescare rarità altrimenti introvabili, spesso con un corredo di informazioni, frutto della passione dei blogger, che riguardano la composizione dei brani e la registrazione dell’album. Insomma un vero e proprio lavoro di salvataggio “moralmente” apprezzabile. Non mancano nell’articolo i link per collegarsi ai siti o blog che contengono e propongono rarità musicali. In caso di curiosità con vi resta che cliccare.

mercoledì 3 dicembre 2008

Sit down, please


Chi non molla mai la poltrona e chi non sa nemmeno dove andare a sedersi.

martedì 2 dicembre 2008

"I dolci barbari" tornano in versione DVD.



A 30 anni dalla prima uscita, Os Doces Bárbaros esce in versione DVD pubblicato dalla Biscoito Fino. Restaurato (specie nell'audio) con l’aggiunta di scene inedite, eliminate nell’originale dai tagli della censura, il film documentario di Jom Tob Azulay segue il tour che nel 1976 mise insieme sul palco (e in disco) Caetano Veloso, Maria Bethânia, Gal Costa e Gilberto Gil.
Proposta imperdibile per rivivere quel grande evento e quel clima post-hippie con la ripresa delle conversazioni, delle interviste, dei preparativi in camerino oltre che dei momenti più rilevanti dello show.
Il film documenta anche l’arresto di Gil e del batterista Chiquinho Azeved per possesso di mariuana che portò come conseguenza alla sospensione della tournè per un mese. Insomma un classico film musicale che finalmente molti, me compreso, avranno l’occasione di vedere dopo averne tanto sentito parlare e averlo tanto ascoltato sul doppio LP (PolyGram).
La maggior parte dei pezzi musicali sono ripresi durante la permanenza di oltre due mesi al Canecão a Rio: da lì arrivano le riprese di grandi classici come O seu amor, Esotérico e Um índio. Il DVD propone poi 4 inediti precisamente:Tarasca Guidon (di Wally Salomão), Pé quente, cabeça fria di Gil, Eu e Ela (firmata José Agripino, Gil e Veloso) infine Nos per exemplo ancora di Gil.
Oggi però, avendo bisogno di un certo ritmo, ho scelto Fé cega, faca amolada
 (Fede cieca, coltello affilato)

.
traduzione da importanzadeleparole.go.ilcannocchiale.it



Fé cega, faca amolada
 (Fede cieca, coltello affilato)
Milton Nascimento

Agora não pergunto mais pra onde vai a estrada

Adesso non domando più dove porta la strada 

Agora não espero mais aquela madrugada

Adesso non aspetto più quella mattina

Vai ser, vai ser, vai ter de ser, vai ser faca amolada

Sarà, sarà, dovrà essere, sarà coltello affilato

O brilho cego de paixão e fé, faca amolada
Il bagliore cieco di passione e fede, coltello affilato
Deixar a sua luz brilhar e ser muito tranquilo

Lasciare la sua luce splendere 
ed essere molto tranquillo

Deixar o seu amor crescer e ser muito tranquilo

Lasciare il suo amore crescere 
e rimanere molto tranquillo

Brilhar, brilhar, acontecer, brilhar faca amolada

Brillare, brillare, accadere, 
il luccichìo del coltello affilato
Irmão, irmã, irmã, irmão de fé faca amolada

Fratello, sorella, sorella, fratello
di fede, coltello affilato
Plantar o trigo e refazer o pão de cada dia

Piantare il grano e rifare 
il pane di ogni giorno
Beber o vinho e renascer na luz de todo dia

Bere il vino e rinascere 
nella luce di tutto il giorno

A fé, a fé, paixão e fé, a fé, faca amolada

La fede, la fede, passione e fede, 
la fede, coltello affilato
O chão, o chão, o sal da terra, o chão, faca amolada


Il suolo, il suolo, il sale della terra, il suolo, coltello affilato
Deixar a sua luz brilhar no pão de todo dia

Lasciare la sua luce brillare nel pane di ogni giorno

Deixar o seu amor crescer na luz de cada dia

Lasciare il suo amore crescere nella luce di tutto il giorno

Vai ser, vai ser, vai ter de ser, vai se muito tranquilo
Sarà, sarà, dovrà essere, sarà molto tranquillo 

O brilho cego de paixão e fé, faca amolada.
Il bagliore cieco di passione e fede, coltello affilato.