Ricollegandomi al post precedente, inutile dire che anche nel canzoniere brasiliano “si toccano” un po’ tutte le parti del corpo. Non c’è canzone senza fisicità. Adesso non sto qui a pensare alle parti più strane, mi fermo alle più comuni come occhi, seni, mani, gambe, faccia, ma anche cuore e vene, citate nella canzone di oggi. Max de Tomassi mi perdonerà se, ancora una volta rubo a lui la traduzione. La canzone è un grande classico, meravigliosa come sempre se a scriverla sono Tom Jobim e Chico Buarque. Chico Buarque che sarà, tra non molto, in Italia per presentare il nuovo romanzo Latte Versato. Le innamorate di Chico sono avvertite (e lo dico soprattutto a Robi, se sei in ascolto!)
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Eu te amo
Tom Jobim / Chico Buarque
Ah, se já perdemos a noção da hora
Ah, se abbiamo perso la nozione del tempo
Se juntos já jogamos tudo fora
Se insieme abbiamo buttato via tutto
Me conta agora como hei de partir
Dimmi adesso come dovrò partire
Ah, se ao te conhecer
Se quando ti ho conosciuto
Dei pra sonhar, fiz tantos desvarios
mi sono messo a sognare, ho fatto tante follie
Rompi com o mundo, queimei meus navios
Ho chiuso fuori il mondo, bruciato le mie navi
Me diz pra onde é que inda posso ir
Dimmi dove ancora possa andare
Se nós nas travessuras das noites eternas
Se noi nel passaggio della notte eterna
Já confundimos tanto as nossas pernas
abbiamo così tanto confuso le nostre gambe
Diz com que pernas eu devo seguir
Dimmi con quale gambe io dovrò continuare
Se entornaste a nossa sorte pelo chão
Se hai rovesciato a terra la nostra sorte
Se na bagunça do teu coração
Se nella confusione del tuo cuore
Meu sangue errou de veia e se perdeu
il mio sangue ha sbagliato vena e si è perso
Como, se na desordem do armário embutido
Perchè se nel disordine del tuo armadio a muro
Meu paletó enlaça o teu vestido
La mia giacca si lega al tuo vestito
E o meu sapato inda pisa no teu
E le mie scarpe calpestano le tue
Como, se nos amamos feito dois pagãos
Perchè se ci siamo amati come due pagani
Teus seios ainda estão nas minhas mãos
i tuoi seni sono ancora nelle mie mani
Me explica com que cara eu vou sair
spiegami con che faccia dovrò andarmene
Não, acho que estás te fazendo de tonta
No, penso che tu stia soltanto fingendo
Te dei meus olhos pra tomares conta
Ti ho dato i mei occhi per custodirli
Agora conta como hei de partir.
Spiegami ora come potrò partire.
4 commenti:
grazie Coscienza sporca per questa imperdibile traduzione...Chico è un grandissimo scrittore, non vedo l'ora di sentirlo parlare sabato a Roma.
un saluto
tua fedele
LaRobi :)
ciao Robi
essendo io assente (mi verrebbe da aggiungere "ingiustificato") aspetto il commento al "tuo incontro con Chico". Penso che Chico, per quello che ha fatto nella musica, nel teatro, nel cinema e negli ultimi anni nella letteratura sia davvero un possibile candidato al Nobel per la letteratura. Senza esagerazioni. Aggiungiamo la sua vicenda personale ed il ruolo economico e politico sempre più importante del Brasile (cosa che influisce nell'accendere i riflettori su una persona). Se hanno dato Mondiali di Calcio e Olimpiadi al Brasile, possiamo aspettarci un Nobel per Chico. Concludendo: la canzone è bellissima, "Meu paletó enlaça o teu vestido " mi fa impazzire, Chico+Primavera+Roberta+Roma mi sembrano una combinazione perfetta. Beata te! Ciao Stefano!
Non sono d'accordo con"l'armadio imbottito" che da il senso di.un.guardaroba molto pieno.
In portoghese "armario imbutido" é un armadio a filo.. Cioè armadio a muro.
Mi sa che hai proprio ragione .... ed infatti lo cambio subito. Grazie!
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