sabato 25 settembre 2010

A proposito di case.

Il meccanismo di Glee è semplice, ma perfetto: quello che cantano i protagonisti, il testo della canzone, ha a che fare con quello che sta loro capitando e la cosa funziona piuttosto bene. Niente da dire, gli americani ci sanno fare: sanno inventare ottimi plot, svilupparli in sceneggiature impeccabili, sanno creare personaggi e sceglierne gli interpreti. E sanno scegliere le canzoni. Quello che potrebbe essere un talent alla “amici” diventa una perfetta fiction tv. Con una serie di cover davvero felici. Come nella 16 puntata (1^ serie) dal titolo “House”, incentrata su affetti e case, che ha come pezzo forte la cover di A house is not a home (Burt Bacharach)  lanciata da Dionne Warwick e riproposta da un’infinita di altri interpreti (Sarah Vaughan tra le interpreti jazz) fino alla memorabile voce r&b di Luther Vandross. Buon weekend.


Luther Vandross

martedì 21 settembre 2010

Incredibile, mi hanno ascoltato (almeno in parte).

è vero, è scomparso il festivalbar, dall’Arena di Verona così come dalla piazza di Asiago dove si esibì, nel 1990, anche Mia Martini (proprio ieri, 20 settembre, il suo compleanno) in un pezzo di Enrico Ruggeri “Domani più su” (no occhiobuio, non si può, bisogna votarne una delle tre, piacciano o non piacciano).
E visto che ad X-Factor (ancora?) si cerca una nuova popstar italiana mi piacerebbe riascoltare Al mondo di Mia Martini, dall’album Sensi e Controsensi (1975).


Nevruz ed Elio, astutamente, hanno pescato dal repertorio italiano confrontandosi subito con due voci micadaridere come Mina (Se telefonando) e Demetrio Stratos (Pugni chiusi). Penso che qualche ragazza, prima di scomparire tutte dalla scena, avrebbe potuto beneficiare di un brano così. L’album che si apre con Al mondo si chiude con un po’ di brasile, visto che Volesse il Cielo (un vero e proprio lied, introdotta dalla strumentale Sensi) porta la firma di Sergio Bardotti e Vinicius De Moraes. In questo caso, però, senza l’x-factor di Mia Martini  è meglio lasciar perdere (suggerisco a Tommassini di dimenticare per un attimo Madonna e ritrovare queste quattro sedie bianche

Volesse il cielo (Sergio Bardotti - Vinicius De Moraes)

Mentre "mando in stampa" il post, mi giunge (non seguo le assegnazioni dei brani ma solo la puntata del martedì) la notizia che Nathalie canterà Piccolo Uomo (lasciate fare ad Elio) grandissima canzone non si discute, scelta un po' ovvia, ma ci sta.

domenica 19 settembre 2010

Giudicate il giudice


Enrico Ruggeri, come capita a Chico Buarque, è un autore particolarmente ispirato dall’universo femminile. Ecco trovata l’affinità al mondo brasiliano, indispensabile per meritarsi una citazione nel blog. Fatta sta premessa veniamo al dunque.
In un commento ho chiesto ad occhiobuio quale potrebbe essere la prima canzone di Ruggeri che ascolteremo dalla voce dei concorrenti di X-Factor, e in effetti “Il mare d’inverno” che suggerisce è una buona candidata (cantata nella seconda edizione anche da Daniele Magro). Nella stessa edizione, ma in finalissima, The Bastard Sons Of Dioniso “portarono” Contessa.  Propongo allora un piccolo sondaggio. Quale tra queste hit del Ruggeri in Lozza bianchi indichereste ai concorrenti di X-Factor? Cliccate in alto a destra per il vostro voto. Push the botton!

Polvere (‘83)

Nuovo swing (‘84)

Rien Ne Va Plus (‘86)

sabato 18 settembre 2010

Enrico Ruggeri Day (visto che piove, seguiranno altri post)

A inizio anni ’80, Diana Est (notevole somiglianza con Federica Pellegrini) cantava Tenax e Le Louvre, entrambe con testi di  Enrico Ruggeri. In quest’ultima, prima di Una notte al Museo 2, Ruggeri immagina la fuga dei capolavori dai musei, l’arte che si afferma sulla civiltà del banale. Qui Diana Est è al Festivalbar (scomparso da un paio d’anni) con il suo classico e ancora attualissimo stile peplum, stivale al ginocchio e gran taglio di capelli.


venerdì 17 settembre 2010

X-Fafactor

Digitando X-Factor su youtube questo il primo (e unico) video che appare, in questo momento, nella colonna dei video sponsorizzati. Quando si parla di web-marketing...

Poi non dite che non vi avevo avvertito

Coerente con il motto "si può fare", Massimo Calearo è pronto a sostenere Berlusconi e perfino a fare il Ministro dello Sviluppo Economico. Come dicevo era già tutto previsto.

mercoledì 8 settembre 2010

“Siamo ufficialmente in Tilt”


L’ho sentita iersera nel finale di X-Factor. Penso la adotterò anche nel mio dizionario. 
Anche se la migliore rimane “in confronto a voi, Albano e Romina sembrano i Clash”.

Post lungo, serve auto spaziosa.

In un post di qualche giorno fa, potete ascoltare la deliziosa “Cosa hai messo nel caffè”. La voce è quella di Lisa Ono, cantante nippo-brasileira che le cronache danno sei mesi in brasile e sei mesi in giappone: ambasciatrice della bossa nel paese del sol levante, Lisa Ono è una giramondo che ha suonato con un bel po’ di gente, da Jobim e LittleTony. L’autore del brano è Riccardo Del Turco, di cui tutti abbiamo cantacchiato luglio col bene che ti voglio. Nella logica del “un post tira l’altro”, da Riccardo torniamo al Brasile, precisamente a quel Adoniran Barbosa di cui si festeggiano i 100 anni dalla nascita. Proprio a Del Turco si deve, infatti, la versione italiana di un superclassico di Adoniran, quel “Trem das Onze” che tutti conosciamo come “Figlio unico”. Del Turco, o chi per lui, ha aggiunto quel coretto che suona così napoletano e che fa “pascalino du, pascalino du, pascalino du”, talmente indovinato da rimbalzare in molte versioni brasiliane (qualcuno sosterrà siano stati i Demônios da Garoa, che inciserò il brano nello stesso anno, il 1966, ma voglio pensare sia stato Del Turco).

Maria Gadu ha il merito di arrivare al nocciolo amaro di una canzone allegra, in grado di trascinare tutti nel coretto. Anche al piano di Bollani questo figlio unico, suono molto malinconico.

Come in altre occasioni propongo infine la versione da “concerto in automobile”, ambiente in cui la musica può ancora esprimere il suo livello più alto. Sarà perchè la mia formazione musicale viene dai viaggi con papà in Fiat 1500L, cantando “La mia canzone al vento” di Cherubini-Bixio, anno 1939. Qualcosa che per papà, classe 1918, doveva suonare molto pop.

Riccardo Del Turco, Canzonissima 1968

Maria Gadu, dal vivo

Stefano Bollani, dal vivo

Versione per autoradio e passeggeri

martedì 7 settembre 2010

Let me hear your body talk

Ho trovato molto bella la versione party nello spot jaegermeister (Goldfrapp version).
Parlo di Physical, canzone manifesto degli anni ’80. Di anni, adesso, ne sono passati trenta e mi pare che il manifesto sia ancora appeso. Questa la versione di Glee, con la partecipazione straordinaria della over 60 Olivia Newton-John. Dopo l’abbandono di Grey’s Anatomy, Glee (che riparte il 15 settembre), Mad Man e Lie to Me, rimangono le serie tv nel mio personale palinsesto. Al Festival della Mente di Sarzana si è parlato anche della fiction come nuova forma di romanzo, tesi di cui si dibatte da tempo. Se recuperate il Corriere di domenica 5 settembre, ne parla Ida Bozzi nella pagina dei libri.



lunedì 6 settembre 2010

"That's calcio, baby"

Miss Brasil 2010 è la nuova fidanzata di Pato.


domenica 5 settembre 2010

Rigoletto non c'è. Ma c'è la cremeria.

Certo per incollare alle tv di 148 paesi 1 miliardo di persone ci vuole Messi o almeno Placido Domingo. Rigoletto a Mantova è un grande spettacolo, immagino un lavoraccio complicatissimo, con un esito televisivo direi perfettamente riuscito. Al di là dei tanti meriti resta il fatto che quello di Domingo è davvero un Rigoletto imbarazzante, oltre ogni comprensibile esigenza di marketing, con il risultato di snaturare totalmente uno dei più bei ruoli del teatro lirico. Un Rigoletto senza Rigoletto: un po’ come il goal di Cassano nella fantozziana diretta Rai.

"Discorso, discorso..."

Mi è capitato di vedere il nuovo TG di Mentana su la 7. Mi è capitato di sentire che oggi, in diretta dalle 18.30, il nuovo TG di Mentana seguirà “l’attesissimo” discorso di Fini dalla Festa di Mirabello. A parte l’idea di un partito che meno di un mese fa nemmeno esisteva e oggi è già in festa, buon per loro, posso dirvi che di quello che dirà oggi Fini, stando all’enfasi di Mentana qualcosa di definitivo per le nostre sorti patrie, non me ne frega assolutamente un cazzo? Concludo dicendo che a Luisella manca purtroppo l'inconsapevolezza dell’esser bella, da cui deriva il fascino assoluto. Altrimenti sarebbe perfetta. Buona domenica. (anche oggi l’ascolto proposto è assolutamente svicolato dal contenuto del post è arriva da “De Bem com a Vida”, album in cui Alberto Rosenblit, autore di diverse colonne sonore delle novelas di Rete Globo, duetta con un sacco di bella gente. Bello vederlo con Zelia Duncan mentre studiano la canzone “Beco das Garrafas” dedicata ad una delle strade dove è nato il genere e il mito della bossa nova).

venerdì 3 settembre 2010

F7

Quando non si ha niente di particolare da dire meglio ascoltarsi una canzone.
vitor ramil e marcos suzano_ a zero por hora