martedì 19 giugno 2007

Conquistando o Brasil, restaurando vidas.


Ho pronto questo post da 10 giorni, ma la pigrizia dell'estate ha avuto il sopravvento ... comunque eccomi qua ...


Si chiama “Marcha para Jesus” e, per semplificare al massimo, potremmo pensarla come una sorta di family day brasiliano. Semplificando. È la più importante manifestazione della capacità aggregativa delle chiese evangeliche brasilane, una dimostrazione di forza di un fenomeno religioso che molti, probabilmente a ragione, definiscono anche economico e politico. Tutti gli ultimi post girano intorno a questi temi, ma non è colpa mia se la materia sembra inesauribile.
Tanto per capirci, i numeri sono pazzeschi, visto che si parla di milioni di persone, il che potrebbe essere normale per una megalopoli come Sao Paulo (dove si tiene la manifestazione più importante) ma sono comunque numeri impressionanti per una religione ancora considerata alla stregua di una setta.
In Italia, per quello che son riuscito a leggere, le uniche ad interessarsi all’evento sono state le organizzazioni gay, per il fatto che le ultime marce per Gesù sembrano aver preso di mira proprio loro. Oltretutto la marcia si è tenuta sulla stessa piazza e solo pochi giorni prima della Parada Gay di Sao Paulo, la più grande al mondo, capace di portare nella centralissima Avenida Paulista qualche milione di persone. Pensando a quanto avviene anche in Italia viene proprio da dire che tutto il mondo è paese. Collegandovi qui troverete il commento di gay.it alla manifestazione del 7 giugno 2007.
Qui sotto, invece, una sintesi di cosa sia la “Marcha para Jesus” sempre dallo stesso portale ma ripescata dall’archivio del 2005.

“Durante tutta la sfilata, nessuno ha acceso una sigaretta e tutti hanno bevuto rigorosamente solo bevande non alcoliche, salvo poi formarsi una gran fila quando la marcia e' passata davanti al McDonald's dell'Avenida Paulista. 

Pur senza alcol o altri eccitanti, tutti rigorosamente banditi, la marcia evangelica si e' trasformata rapidamente in un carnevale, come quasi sempre succede in Brasile. Non mancava un blocco di un centinaio di percussionisti, come quelli del Carnevale di Rio, tutti con le magliette azzurre con la scritta ''Bateria Salmo 15'', e un leone, che simboleggia la fede, che dilania con le grinfie il peccato e i demoniaci gay, e i ''trios eletricos'' come nel Carnevale di Bahia, camion stracarichi di amplificatori con in cima un palco per cantanti e gruppi musicali, dove al posto di Daniela Mercury o Gilberto Gil si alternavano i gruppi gospel, con il pubblico di devoti che scandiva slogan e ritornelli inneggianti a Gesu' a ritmo di samba e axe”.

domenica 10 giugno 2007

who's a virgin?


Nel lungo capitolo religione, morale, buone e cattive abitudini, dopo papi, calciatori, predicatori, scende in campo anche Gisele, 500.000 euro per 3 minuti di sfilata, clausola contrattuale che impedisce a qualsiasi azienda e fotografo di pretenderla a culo totalmente scoperto ...

Sappiamo come la pensi il papa in fatto di preservativi, rapporti prematrimoniali, aborto. Abbiamo sentito Kakà dichiarare di essere arrivato con la moglie vergini al matrimonio ...

Ora Gisele Caroline Nonnenmacher Bündchen, in Brasile per le sfilate di Rio, critica le regole della chiesa scritte secoli fa e sfida Kakà a trovare una sposina ancora vergine.
“Oggi nessuna donna è vergine quando si sposa...mostratemi qualcuna che è vergine!".
Mi viene in mente un film che in ‘sti giorni passa su sky prodotto niente meno che da Andy Warhol con un titolo davvero emblematico “Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!

sabato 2 giugno 2007

iGod





Proseguo questa lunga parentesi dedicata a papi, preti in-cantatori, santi e peccatori tornando a Kakà e alla sua Chiesa “Renascer em Cristo”.
Sappiamo che il papa ha fatto visita al Brasile anche per contrastare il successo delle chiese evangeliche. Sembra essere una questione di share: passata la domenica si contano i presenti alle messe cattoliche e a quelle evangeliche, un po’ come si contano gli spettatori di Domenica In e di Buona Domenica.
Dalla loro gli evangelici hanno il richiamo della musica, una sorta di gospel brasileiro, che potete ascoltare anche nel post su kaka.
Se tutto fa proseliti ecco allora che gli stessi gospel finiscono nelle suonerie dei cellulari come reclamizza il sito di Renascer: “Adesso quando qualcuno vi contatta al cellulare potete ascoltare la vostra musica preferita, com louvor e unção, con lode e devozione. Selecione a sua operadora para verificar os aparelhos disponíveis”.
Se c’è un’altra cosa che va di moda dappertutto sono poi i tatuaggi.
Ecco allora, sempre dal sito Renascer, un bell’esempio di tatoo da imitare nel caso di una repentina conversione.
La Chiesa “Renascer em Cristo” è stata fondata dai coniugi Sônia Haddad Moraes Hernandes e Estevam Hernandes Filho. Per soddisfare la vostra eventuale curiosità, eccone un estratto biografico da un articolo di Francesco Giappichini (blog.musibrasil.net)

Ma chi sono questi due coniugi che hanno catalizzato l’interesse dei media brasiliani? O meglio, chi erano prima di riciclarsi come “apostolo” (lui) e vescovo, o “vescova” (lei)? Estevam era, sino all’86, il direttore del settore marketing della Xerox, e lei, l’ineffabile Sônia, era la sofisticatissima proprietaria d’una altrettanto sofisticatissima boutique paolista.
Poi, nell’86 appunto, hanno fondato una chiesa evangelica, riuscendo a dimostrare che questo è uno dei migliori business da intraprendere in Brasile. Hanno cominciato nel salotto di casa, si sono piú tardi trasferiti in una pizzeria (Pizzaria Livorno); ed oggi hanno oltre millecinquecento templi (vari anche all’estero), due milioni di fedeli, una televisione, una radio, una casa discografica, una scuola, una casa editrice, una linea di abbigliamento, una societá di mutua assistenza...


Alla prossima puntata ....


venerdì 1 giugno 2007

Che brai Tosi

Il Cruciani su Radio24 l'ha definito l'Apicella veronese.
Gabriele Rama, nel suo scantinato, canta per Flavio Tosi, neo Sindaco di Verona.