giovedì 20 giugno 2013

Pari opportunità: vorremmo averle anche noi, che paghiamo tutta l'IMU, anzi di più.


Ormai è un virus. tutti i testimoni Ferrero hanno uno scheletro nell'armadio frigorifero.
Dopo Alex, tocca a "santa madre Josepha". Peccato perché il Kinder Delice è la mia merendina preferita. Auf Wiedersehen.


mercoledì 19 giugno 2013

Appello ai lettori del blog.

Si fa un gran parlare di politica. Ma questi appelli elettorali del 1992 valgono mille Ballarò.
Ascoltate Fini. O Craxi. Ascoltate Altissimo. Tutto è ancora fermo lì. Ascoltate il dizionario usato. In più le note di una sigla portentosa. Il logo dei partiti introdotto da una grafica straordinaria. Tanti altri contributi qui.



martedì 18 giugno 2013

Morrer De Amor (su speciale richiesta di mm1)


Perdona la traduzione, certamente zoppicante. Spero sempre nelle correzioni di qualche anima buona. Per farmi perdonare ti aggiungo due versioni a quella di Odette Lara. In portoghese Luciana Souza. In una versione inglese (con testo adattato) Sarah Vaughan. Fantastico pezzo di Oscar Castro Neves e Luvercy Fiorini, portato al successo da Maysa.






Andei sozinha, cheia de mágoas
Ho camminato sola, piena di tormento
Pelas estradas de caminhos sem fim
lungo le strade dal percorso infinito
Tão sem ninguém que pensei
talmente sola che ho pensato
Até em morrer, em morrer
perfino di morire, di morire

Mas vendo sempre que a minha sombra
Ma nel vedere che la mia ombra
Ia ficando cada instante mas só
diventava ogni momento più sola
Muito mais só, sempre a caminhar
molto più sola, continuando a camminare
Para não mais voltar, eu quis morrer
per non tornare più, desiderai morire

Então eu via que eu não morria
Ma vedendo che non sarei morta
Eu só queria morrer de muito amor por ti
volevo solo morire di un grande amore per te

E hoje eu volto na mesma estrada
E ora torno sulla stessa strada
Com esperança infinita no olhar
con infinita speranza negli occhi
Para entregar todo um coração que o amor
per  dare l’intero cuore che l’amore
Escolheu para morrer, morrer de amor
ha scelto per morire, morire di amore.

domenica 2 giugno 2013

Forse il post più confusionario che abbia mai scritto (forse anche no).



Non credo che, fondando il suo movimento Vogliamo Vivere, Emilio Fede pensasse al capolavoro di Ernst Lubitsch. Alla sua presentazione, se ricordate, il teatro era pressochè vuoto. Ieri sera invece un buon numero di spettatori occupava le poltroncine del cinema Odeon a Vicenza dove si proiettata l’edizione restaurata di To be or not to be (Vogliamo vivere! appunto nella traduzione italiana) riportata nelle sale grazie al distributore indipendente Teodora. Film imperdibile illuminato, tra gli altri interpreti, dallo straordinario glamour di Carole Lombard.


Quindi questa settimana sono stato al cinema ben due volte, un tempo standard minimo, oggi evento eccezionale. Come del resto eccezionale era l’occasione di vedere in sala queste due pellicole.
Martedì a vedere Tropicalia eravamo giusto in tre: io, per i motivi che sapete, e una signora brasiliana che portava al cinema la figlia ventenne per darle l’occasione di vedere com’erano quegli anni. Anni in cui, come mi ha raccontato, in ogni aula universitaria c’era almeno un agente della polizia in borghese ad ascoltare quel che si diceva. Insomma se non fosse stato per mamma e figlia avrei rischiato di essere al cine da solo, esperienza davvero terribile. A me è successo solo una volta (l’ho già raccontato?), da bambino, ad una proiezione di Barabba con Anthony Quinn.
Adesso, se penso che in un solo post sono riuscito a mettere insieme tropicalismo, una commedia in bianco e nero e un film d’ispirazione biblica non so proprio come chiuderla. Scelgo Alegria Alegria che la mamma brasiliana canticchiava sottovoce a qualche poltrona di distanza. Buona domenica.