martedì 25 maggio 2010

Due artiste al bacio.

Adriana Calcanhotto è certamente un’autrice ispirata e un’ottima interprete (qui, ad esempio, la trovo fantastica). Certo che quando entra in scena Maria Bethania la sua voce dipinge i pezzi di tutt’altri colori. Gustatevi il brano fino alla fine.
La traduzione del testo, in cui mi riconosco moltissimo, è dell’insostituibile Max De Tomassi.



Depois de ter você

(Adriana Calcanhotto)

Depois de ter você

Dopo essere stato con te
Pra que querer saber
Que horas são?
a che serve sapere che ore sono
Se é noite ou faz calor

Se è notte oppure fa caldo
Se estamos no verão
Se o sol virá ou não

Se siamo in estate, se il sole verrà o no.
Ou pra que é que serve
Uma canção como esta?
A cosa serve una canzone come questa?
Depois de ter você 
Poetas para quê?

Dopo essere stato con te, cosa servono i poeti
Os deuses, as dúvidas

gli dei, i dubbi
Pra que amendoeiras pelas ruas?

a che servono i mandorli lungo le strade
Pra que servem as ruas?
Depois de ter você...
a cosa servono le strade? Dopo essere stato con te...

mercoledì 19 maggio 2010

Questioni politiche


Vi chiedo una cosa, se potete rispondermi. Ammesso che Obama sia il massimo dirigente del partito Democratico (ma non sono sicuro nemmeno di questo), chi sarebbe oggi “il segretario” del partito Repubblicano? Mccain, la Palin, un qualche Bush, un qualche portavoce, Abramo Lincoln o Giuliano Ferrara?

martedì 11 maggio 2010

22 maggio / 7 luglio


“Cibeles dorme tranquilla”. Così titolava As dopo l’uscita di scena del Barcellona della Champions. Scongiurato l’incubo che i tifoli blaugrana potessero invadere le strade di Madrid, trionfare al Bernabeu e festeggiare nella fontana di Cibeles, luogo sacro del tifo madridista. Il 22 maggio saranno quindi i nerazzurri o i bavaresi a provare l’ebbrezza di tuffarsi in Cibeles. Sarà invece il 7 luglio (Festival "La Milanesiana", credo al Teatro Dal Verme, Milano) l’occasione italiana per immergersi nella musica di Cibelle, musa brasiliana domiciliata a Londra, che ormai non può più nascondersi nella propria nicchia.
“Sonja Khalecallon in compagnia della sua band Los Stroboscopious Luminous. sono di scena al Las Vênus Resort Palace Hotel (...nome dell’album nonchè...) l’ultimo cabaret esistente sull’asteroide che si allontana dalla fine del mondo che è esploso”... “La lezione antropofaga dei prozìi tropicalisti è digerita..” se la cosa vi incuriosisce il resto della recensione del nuovo disco è su borguez.wordpress.com
In attesa di farvi ascoltare Sapato Azul (uno dei due brani in portoghese dal nuovo album) vi lascio con questa Man From Mars.

venerdì 7 maggio 2010

Siamo la coppia più bella del mondo, o almeno del Brasile.



Si può amare l’uno. Si può amare l’altra. Io li amo entrambi, una coppia che trovo ben assortita. Il rude romantico. La dolcissima con carattere.
Il brano viene da Soù, primo disco di Marcelo Camelo, attualmente in studio di registrazione per il nuovo album, annunciato per la fine dell’anno.
Per mettermi in difficoltà in questa Janta (Pranza) Camelo ha mischiato le lingue. Così oltre al mio portoghese, perdonerete (e se avete voglia, correggerete) il mio inglese.

Marcelo Camelo e Mallu Magalhães - Janta
(il testo è quello del brano sul disco, qui Mallu cambia forse qualche passaggio...)



Eu quis te conhecer, mas tenho que aceitar

Io voglio arrivare a conoscerti, ma devo accettarlo
caberá ao nosso amor o eterno ou o não dá

spetterà al nostro amore decidere se essere eterno o senza uscita
pode ser cruel a eternidade
l’eternità può essere crudele
eu ando em frente por sentir vontade
vado avanti continuando a desiderare

Eu quis te convencer, mas chega de insistir

Voglio convincerti, ma ho già insistito abbastanza
caberá ao nosso amor o que há de vir

spetterà al nostro amore decidere quel che verrà
pode ser a eternidade má

potrebbe essere l’eternità
caminho em frente pra sentir saudade
vado avanti per provare nostalgia

Paper clips and crayons in my bed

Fermagli e matite colorate sul mio letto
everybody thinks that I'm sad

tutti pensano che io sia triste
I take my ride in melodies and bees and birds
Faccio il mio giro tra melodie e api e uccelli

will hear my words

sentiranno le mie parole?
will be both us and you and them together
staremo noi due e tu e loro insieme?

I can forget about myself trying to be everybody else

Posso dimenticarmi di me stesso, cercando di essere ogni altro
I feel allright that we can go away

Sento proprio che possiamo andarcene
and please my day

e farmi contento
I'll let you stay with me if you surrender
Ti lascierò restare con me se cedi

Eu quis te conhecer, mas tenho que aceitar

Io voglio arrivare a conoscerti, ma devo accettare
(I can forget about myself trying to be everybody
else)

(posso dimenticarmi di me stesso, cercando di essere ogni altro)
caberá ao nosso amor o eterno ou o não dá
spetta al nostro amore decidere di essere eterno o senza uscita
(I feel allright that we can go away)
(Sento proprio che possiamo andarcene)
pode ser a eternidade má

potrebbe essere l’eternità
(and please my day)
(e farmi contento)
eu ando sempre pra sentir vontade

vado avanti continuando a desiderare
(I'll let you stay with me if you surrender)
(Ti lascierò restare con me se cedi).

martedì 4 maggio 2010

Alzati che sta passando questo samba popolare


Sarebbe la canzone perfetta per un ideale concerto del 1 maggio qui sulla piazza di coscienzasporca. Vai passar è una delle 25 canzoni che scelsi in un vecchio post (2007) per rappresentare gli anni ’80, rispondendo ad una provocazione di onanrecords. (foto con dedica a robi)



Vai passar
Francis Hime - Chico Buarque/1984
Traduzione e note di Guido Rita

Vai passar nessa avenida um samba popular
Passerà per questo viale un samba popolare
Cada paralelepípedo da velha cidade essa noite vai se arrepiar
Ogni acciottolato della città vecchia questa notte avrà i brividi
Ao lembrar que aqui passaram sambas imortais
Ricordandosi che da qui passarono sambe immortali
Que aqui sangraram pelos nossos pés
Che qui sanguinarono i nostri piedi
Que aqui sambaram nossos ancestrais
Che qui sambarono i nostri antenati
Num tempo página infeliz da nossa história,
Un tempo, pagina infelice della nostra storia
passagem desbotada na memória
Passaggio sbiadito nella memoria
Das nossas novas gerações
Delle nostre nuove generazioni
Dormia a nossa pátria mãe tão distraída
Dormiva la nostra Patria, Madre tanto distratta
sem perceber que era subtraída
Senza capire che era sottomessa
Em tenebrosas transações
In affari loschi.

Seus filhos erravam cegos pelo continente,
I suoi figli erravano ciechi per il continente
levavam pedras feito penitentes
Portavano pietre come penitenti
Erguendo estranhas catedrais
Innalzando strane cattedrali
E um dia, afinal, tinham o direito a uma alegria fugaz
E un giorno, infine, ebbero il diritto a un’allegria fugace
Uma ofegante epidemia que se chamava carnaval, o carnaval, o carnaval
Una spossata epidemia che si chiamava Carnevale
(Vai passar), palmas pra ala* dos barões famintos
(Passerà), applausi per l’ala dei baroni affamati
O bloco dos napoleões retintos
Il blocco dei napoleoni dipinti
e os pigmeus do boulevard
E i pigmei del boulevard
Meu Deus, vem olhar, vem ver de perto uma cidade a cantar
Mio Dio, vieni a guardare, vieni a vedere da vicino una città che canta
A evolução da liberdade até o dia clarear
L’evoluzione della libertà fino a che non si farà giorno
Ai que vida boa, ô lerê, ai que vida boa, ô lará
Ah che bella vita.
O estandarte do sanatório geral** vai passar
Lo stendardo del Sanatorio geral, passerà

* l’ala è una parte del bloco cioè del gruppo tematico di maschere che partecipa alle sfilate di samba
durante il carnevale
**Una società carnevalesca con un proprio bloco nelle sfilate di samba