giovedì 30 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
venerdì 24 agosto 2012
Mastermind: un classico.
E' un gioco che conoscete tutti, immagino. Prima o poi finirà anche nella sezione "O que estou jogando agora".
Immagino esistano oggi versioni digitali, per iPhone e
“quantaltro”. Resta, nella confezione originale, il fascino dei piolini
da infilare, anche con una certa difficoltà, visto le piccole dimensioni
e ho sempre trovato straordinaria la foto sul fronte della
scatola, che di per sé è tutto un racconto:
lei, orientale, lui nordico, elegantemente polsinato e con
le mani inquietantemente giunte... il riflesso sul tavolo lucido... quasi una scena da cattivi di 007. Un gioco semplice quanto intelligente, che si può
portare dappertutto come le carte da briscola.
giovedì 23 agosto 2012
Fregole e pistcacchio
Il gelato sta diventando sempre più l'alimento di tendenza. A questo punto possedere una gelatiera (se non una gelateria) diventa indispensabile.
mercoledì 22 agosto 2012
Tutti
quelli che si sentono in imbarazzo ad uscire dalla libreria con il bestseller
dell’estate, facciano come Nicole, scegliendo la raffinata soluzione delle
lettura in lingua originale, certamente di stimolo a migliorare il proprio
inglese se non le proprie performance amatorie. A meno di non adottare la
vecchia tattatica da edicola, con il pornazzo in mezzo ad altri dieci giornali.
Starà bene Platone con E. L. James?
domenica 12 agosto 2012
Lattepiù
Non entro nel merito della questione, su cui si continuerà a
parlare molto, dal momento che quello che posso dire aggiunge davvero poco a quello che
potete aver letto o pensato.
Aggiungo solo quello che sento io, ovvero un recupero di
simpatia per Alex Schwazer verso cui provavo, finora, non dico un certo fastidio, ma certo una "non simpatia".
Avendole provate tutte o almeno una buona parte, non si
sono fatto mancare nemmeno qualche passo di marcia che oltre ad essere davvero
impegnativa, risulta imbarazzante per le movenze forzate e un po' ridicole (almeno che, marciando, tu non dia la polvere a chi sta correndo sul suo
percorso). Tutto sommato divertente, fatto per mezz’ora, fatto per una vita
sinceramente non saprei.
Comunque di tante vicende ital-olimpiche che si dimenticheranno in fretta questa, piaccia o meno, resterà. Al di là dei nobili o meno ideali e valori
olimpici, su cui Grillo non ci ha risparmiato la sua.
Ed è decisamente un
fantastico plot, quello in cui il cattivo della vicenda sia il bravo kinder che
fa ancora merendina con Pinguì (i cui effetti erano già noti)
venerdì 3 agosto 2012
Non sono di quelli che ricercano le spiaggie in inverno e la neve d’estate, però qui si parla di neve e sci di fondo.
Devo dire che, lo scorso anno, senza andar tanto lontano ho
rischiato veramente di metter gli sci ad Agosto. 6/7 gradi la mattina e il riscaldamento
accesso in albergo facevano quanto meno autunno (mettendo in borsa le cose per
andare a correre non avrei mai pensato di dover metter la calzamaglia. Lo farò
quest’anno, se non altro per scaramanzia). Posto al riguardo un’immagine
invernale, un po’ con l’intento di rinfrescare l’atmosfera, un po’ per
effettiva astinenza da neve, lo scorso inverno davvero scarsa dalle nostre
parti, al punto da aver rinunciato al battesimo dei nuovi sci. Questa “Snow Farm” si trova in Nuova Zelanda ed è stata scelta come meta per l’allenamento
estivo da Justyna Kowalczyk, plurimedagliata
campionessa di mondiali ed olimpiadi. Bello il posto, bello il nome, bello il
marchietto.
A fine 2010 pensavo di inaugurare un nuovo blog (quest’è
matto!) dedicato “alla mia prima Marcialonga” che avrei corso a distanza di
qualche mese, parlando degli allenamenti e della marcia di avvicinamento a
questo fondamentale appuntamento nella “carriera” di un fondista. Il blog non
l’ho fatto, la gara invece sì, portata a termine quanto meno con dignità. Poi
le cose sono andate come sono andate, la crisi dei blog, altre cose a cui
pensare, già è difficile aggiornare coscienzasporca ecc. ecc. Non è detto
allora che dà qui in avanti non ci sia qualche altra incursione nel mondo degli
sci stretti. Sì perché potrei raccontare “la mia seconda Marcialonga” visto
che, con largo quanto necessario anticipo, nel mese di aprile avevo già inviato
all’organizzazione la mia quota di iscrizione.
mercoledì 1 agosto 2012
Homepage sweet homepage
Questa l’homepage del sito di Federica Pellegrini. Che
appaia in un elegante vestito invece che in agonistico costume vorrà dire forse
qualche cosa… Cerco l’official website di Allison Schmitt, vincitrice dei 200
SL, ma nemmeno lo trovo. Provo allora con Camille Muffat oro nei 400, argento
nei 200 sempre SL e accanto all’immagine delle fresche medaglie mi consolo vedendo che le sue iniziali son già diventate un marchio. Almeno qui sul fondo
della homepage son rimasti i riflessi dell’acqua.
"Ora un altro figlio"... e prossimamente i nuovi spot
Capisco che la vita di uno sportivo, specie quando si tratta
di una donna, deve seguire una certa programmazione, non solo per quanto
riguarda gli allenamenti o la dieta o il sonno, ma anche la gestione della vita
famigliare. Ma davvero ci interessa che la Vezzali programmi per questo dopo
olimpiadi un altro figlio? Davvero necessario dichiararlo, non basterebbe farlo?
Almeno che non serva a rassicurare gli sponsor sulla possibilità di aggionrare
i soggetti dei prossimi spot...
martedì 31 luglio 2012
giovedì 26 luglio 2012
Barbara Casini e Monica Demuru in un omaggio a Chico Buarque
Davvero brave Barbara Casini e Monica Demuru che ho
ascoltato mardedì sera nel cortile di Palazzo Festati a Valdagno. Monica mi ha
davvero sorpreso, Barbara di cui ho anche qualche CD, la ascoltavo in questa
occasione per la terza volta, sempre confermando la sua qualità.
Emozionante sentire le parole di Chico recitate per una
volta in italiano e poi di nuovo ritrovate e rigustate in portoghese
nell’intreccio con le note. Spogliate della musica, quelle stesse parole colpiscono in altro modo e capisci
quanto la musica, mediando con la sua dolcezza e leggerezza, riesca a renderle
accettabili nella loro frequente crudezza, forza, violenza.
Qui l’articolo di Silvia Ferrari. (da cui deriva anche la foto).
Dopo una lettura del brano “Uma palavra”, l’omaggio a
Chico delle due splendide interpreti si è aperto con questo “Bom Conselho” (1972)
dove “il bersaglio di Buarque sono i modi di dire che postulano consenso
passivo. I proverbi, come Dormire non fa passare il dolore o Prendersela comoda non porta lontano sono inviti all’inerzia e al conformismo... ricette
pacificanti e tranquilizzanti, considerazioni standardizzate che nascondono un
interesse nel mantenimento dello status quo" (Menezes).
Bom conselho (Chico Buarque)
Ouça um bom conselho
Ouça um bom conselho
Ascolta un buon consiglio
Que eu lhe dou de graça
Che ti dò gratis
Inútil dormir que a dor não passa
Dormire non fa passare il dolore
Espere sentado
Attendi seduto
Ou você se cansa
Altrimenti ti stanchi
Está provado, quem espera nunca alcança
È certo, chi aspetta non ottiene nulla
Venha, meu amigo
Vieni, amico mio
Deixe esse regaço
Abbandona le sottane materne
Brinque com meu fogo
Gioca col mio fuoco
Venha se queimar
Vieni a bruciarti
Faça como eu digo
Fa come dico
Faça como eu faço
Fa come faccio
Aja duas vezes antes de pensar
Agisci due volte prima di pensare
Corro atrás do tempo
Corro dietro il tempo
Vim de não sei onde
Vengo da dove non so
Devagar é que não se vai longe
Prendersela comoda non porta lontano
Eu semeio o vento
Semino vento
Na minha cidade
Nella mia città
Vou pra rua e bebo a tempestade
Vado per la strada e bevo la tempesta
traduzione da mappesonore.altervista.org/
traduzione da mappesonore.altervista.org/
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mercoledì 25 luglio 2012
Luglio col bene che ti voglio
Bello questo Luglio, peccato che stia già per finire. Se avessi tempo o forse soltanto voglia di andare a correre metterei questo "Luglio" nelle cuffiette.
martedì 24 luglio 2012
I 10 dollari meglio spesi della vostra vita
Prezzo modico per il classico oggetto “mai più senza”.
Gadget indispensabile, indicato per le vacanze ormai
prossime, molto apprezzato dal target femminile.
Mi domando come questo video di culto, possa aver avuto
finora meno di 100 visualizzazioni. Certamente coscienza sporca contribuirà a
questa campagna a favore dell’igiene personale, ovunque e comunque. Sto già pensando ad un co-marketing con la Perrier.
lunedì 23 luglio 2012
"Le mille voci della ragazza di Ipanema"
Con questa compilation anche LaRepubblica.it ricorda la ragazza di Ipanema.
sabato 21 luglio 2012
Vai per Maria e scopri Mattia
“Ma sei andato a vedere Maria Gadù?”
Ti pare potessi perdermi colei che, la scorsa estate, ha portato al blog più di mille
contatti al giorno e a una vertiginosa scalata alla classifica dei blog musicali
più visti? Sarei stato quanto meno ingrato e irriconoscente.
Che dire allora del suo nuovo tour “Mais uma Pagina” e della
tappa al Teatro romano di Verona? Intanto le
apparenze: Maria mi è apparsa più alta e muscolare di quanto mi
aspettassi. Vista dalle gradinate bollenti, forse anche per il desiderio di un
tuffo in acqua, mi è appara come una sorta di Pellegrini con chitarra. Per quanto riguarda la parte musicale, molti pezzi li
ascoltavo per la prima volta, anche perché il disco, alla data del concerto (30
giugno), in Italia non era ancora ufficialmente uscito. Detto questo mi è
piaciuta “più dal vivo che dall’album”, convincente anche nella riproposta dei
recenti successi, mai dati per scontati. Legato alle cose del passato ho molto apprezzato
che nella setlist -come nell’album- fosse presente Amor de Indio di Beto Guedes e Marcio Borges, che a distanza di 34
anni rimane davvero un grande pezzo (nel prossimo post la traduzione). Di poche parole, anche se l’italiano lo pratica non male, è
sembrata un po’ intimidita da un contesto tanto suggestivo.
(foto da www.daringtodo.com)
Chi invece non si è risparmiato nemmeno a parole, risultando
assolutamente padrone della situazione, è stato quel Mattia Cigalini a cui
spettava il compito di aprire le serata (tutti gli appuntamenti in programma
prevedevano una doppia presenza)
accompagnando il caldo tramonto veronese in attesa dalla
star della serata.
Un’apertura jazz, con rilettura di successi pop, decisamente
lontana dal mondo di Maria Gadù
con il solo denominatore comune della giovane età dei due interpreti
oltre al fatto che anche i brani proposti da Mattia
appartengono ad un album progetto
non ancora pubblicato. Talmente giovani che, anche sommado i
loro anni, non riescono a raggiungere la mia età.
Sax, chitarra, basso e batteria che suonano il waka waka e Lady
Gaga. Forse per l’atmosfera, al calar della sera, ho trovato questa
Firework particolarmente
intrigante... e poi il brano di Katy Perry mi è sempre piaciuto.
L’audio qui è quello che è (poca cosa) assicuro che dal vivo
l’impatto è stato davvero notevole.
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venerdì 13 luglio 2012
Chissà perché l'11 luglio?
il mondiale delle partite video registrate e riviste fino
alla noia/nausea, felici possessori della tecnologia della moviola fino ad allora
esclusivo appannaggio del mitico Carlo Sassi. La ricorrenza mi sarebbe invero
sfuggita se non fossi incappato nel ricordo del solito Linus (dico solito per
la mia frequentazione radiofonica e in perenne ricordo del tratto corso insieme
lungo la ciclabile Riccione Cattolica...) che nella stessa puntata
celebra anche i 50 anni della canzone brasiliana più popolare al mondo, sembra
in assoluto seconda solo a Yesterday come numero di cover, quella Garota de
Ipanema esportata anche nella versione inglese di The Girl from Ipanema.
Ora l’anno è certamente quello e se avessi ascoltato tutta
la puntata vi saprei dire anche il perché di questa data, 11 luglio appunto,
che potrebbe corrispondere alla prima esecuzione o registrazione o uscita del
disco o registrazione alle Siae brasiliana ce ne fosse una. Tant’è. Prendo per
buone le parole di Linus e aggiungo due considerazioni personali. Da Garota di
Ipanema al mondiale di Spagna passano 20 anni. Da quel “Campioni, Campioni,
Campioni” ad oggi passano 30 anni, 10 di più. I calendari non mentono. Eppure
già al tempo di Pablito&Co, la canzone di deMoraes/Jobim mi sembrava un
classico lontanissimo nel tempo, mentre oggi sento il 3° mondiale italiano come
parte di un passato, certo non prossimo, ma non ancora remoto. Sarà perchè
l’intensità della prima parte delle nostre vite sembrano dilatare il tempo,
mentre la fretta degli anni centrali lo sembrano abbreviare. Insomma una
spiegazione ci sarà di certo.
Detto questo, se qualcuno avesse una sua versione preferita
di Garota de Ipanema la riporti nei commenti. Linus per l’occassione ha scelto
la versione di Lou Rawls ma le alternative non mancano di certo, comprese
quelle degli italiani, da Bruno Martino a Piero Pelù.
(grazie per la foto a gianzinho-culturabrasil.blogspot.com)
(grazie per la foto a gianzinho-culturabrasil.blogspot.com)
venerdì 11 maggio 2012
Bonfà sua.
Spot per la gamma Lancia Ecochic, detto più prosaicamente il GPL di Lancia. Se i credits sono corretti, il pezzo dovrebbe chiamarsi Mona Lisa, realizzato da Will.I.AM dei Black Eyed Peas: uno che, tramite Sergio Mendes, ha bazzicato un bel po' di musica brasiliana.
Detto questo e quindi non a caso, il pezzo campionato dal 15" dello spot (regia di Gabriele Muccino) è la stessa Manha de Carnaval che citavo nel post precedente. Direi che Bonfà... fà tendenza.
venerdì 4 maggio 2012
Com’è nata la tua canzone più famosa? Mi piaceva un pezzo di chitarra del brasiliano Luiz Bonfá...
Cari ragazzi, mentre il blog langue come una balena arenata
nella sabbia e son lontani i tempi delle 1000 visite al giorno (avrei dovuto
bissare il successo con la traduzione di Ai se eu te pego, che vi ho risparmiato) un altro tormentone ci
riporta alla nostra amata musica brasiliana. Eh sì care garotinhas e cari rapazes,
dietro l’acchiappante giro di chitarra che apre Somebody that I used
to know c’è il languido baffetto del nostro
Luis Bonfà di cui penso conosciate tutti almeno questo pezzo.
Adesso per forza di cose vi tocca di conoscere pure questa
apprezzabile Seville che, se non altro,
ha reso un bel servizio al riconoscente Sig. Gotye. Ciao, ciao.
PS: visto che la balena muove ancora la coda?
PPS: non male poi il pezzo di Gotye in questa cover....
domenica 15 aprile 2012
A Distância: da Ney a Rita.
Visto che non scrivo quasi più, seguo la tendenza a limitare le parole ed abbondare in immagini, postando un video ad integrazione di un vecchio post. Ecco quindi la versione perfetta di Ney Matogrosso, sempre al top nella mia personale classifica di interpreti maschili.
Sommando i due post potete confrontare l'autore Roberto Carlos, la nostra Iva Zanicchi, Ney per l'appunto.
Per completezza e per pareggiare il conto interpreti italiani e brasiliani, voci maschili e voci femminili, mettiamoci una Rita Pavone. In spagnolo però. O in francese. Decidete voi.
sabato 10 marzo 2012
Ehi, lettori, com'è che vi va?
C'è anche questa Com'è che ti va? (Onde anda voce) con le firme di Sergio Bardotti e Vinicius de Moraes nell'ultimo album di Sergio Cammariere, in uscita lunedì. Un'altra conferma, ce ne fosse mai bisogno, di uno stretto e duraturo legame tra le "nostre" musiche.
E qui l'originale Vinicius che apre il cuore come sempre.
E qui l'originale Vinicius che apre il cuore come sempre.
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Cammariere,
Com'è che ti va?,
Onde anda voce,
Vinicius De Moraes
giovedì 1 marzo 2012
Lucio dove vai
L’anno è il 1967, dopo Sanremo, come adesso. Bisogna saper perdere uno dei primi 45 giri, forse il primissimo che ho comprato. Lucio dove vai, il lato B.
Dovessi scegliere ora una canzone, a parte le citate, metterei sul piatto la sigla del programma Gli eroi di cartoni. Ma c’è anche un Chico che canta Lucio e, visto il tema del blog, la scelta è inevitabile.
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