mercoledì 6 dicembre 2006

Facce ride


Avevo preparato un post molto polemico con oggetto l’intervista a Claudio Bisio su IL VENERDI di Repubblica del 1 dicembre. Poi non conoscendo Bisio e trattandosi del mio primo post ho scelto toni più concilianti. La sostanza non cambia, l’argomento nemmeno: il nostro rapporto con il denaro.

Bisio ne sembra molto imbarazzato: da come risponde si deduce che, per lui, essere o dichiararsi di sinistra mal si concilia con l’esibizione di un certo benessere economico ( e questo, voglio dirlo, non è la mia opinione).
Tutto nasce dal fatto che Bisio ha fatto il film di Natale, sì quelli con De Sica, quelli dei grandi incassi al botteghino ecc. ecc. Qualcuno gli ha mosso delle critiche e quindi Bisio sente il bisogno di replicare …. che non l’ha fatto certo gratis, ma non l’ha fatto nemmeno per il guadagno … che anche la pubblicità (Pagine Gialle) gli serve e avanza per pagare le bollette …
Insomma un Bisio sulla difensiva, che usa la battuta per minimizzare, per ridimensionare. Un Bisio che vuole convincersi e convincerci che i suoi sono compensi equi, che in qualche modo gli consentono di non sporcarsi con il vil denaro.
I distinguo di Bisio continuano anche sulle scelte artistiche, ma questo aspetto personalmente mi interessa poco, perché credo che ognuno sia libero di fare, scrivere, cantare e recitare quel che gli pare. Comunque anche questa parte dell’intervista mi risulta urticante, e non poco, con i suoi distinguo alla Mastella (si è nello stesso film di De Sica, Ferilli, Ghini, ma loro fanno la commedia degli equivoci, lui e De Luigi una comicità slapstick da cinema muto), con le precisazioni banalotte (“a me fa più ridere Woody Allen”) con la commiserazione (“lo stesso Totò ha dovuto fare Uccellacci e Uccellini per essere riabilitato dalla critica …”).
Un Bisio più risibile che comico, che vede la sua partecipazione al film di Natale come una sorta di possibile redenzione per quel genere di film. Salvifico.
Insomma quel che ne vien fuori sarà la difficoltà a presentarsi al prossimo Concerto del 1° Maggio con in tasca un 740 un po’ ingrassato, come gli fanno ben capire alcuni commenti che Bisio, democraticamente, ospita nel suo blog.

Vi sto annoiando? Spero di no. E vengo a un altro caso, per avere più chiara la materia. Parlo di Linus, radio Deejay. Anche il Pasquale Di Molfetta ha dovuto fare i conti con un certo successo di pubblico ed evidentemente anche economico. Anche lui parte da posizioni, per così dire vagamente di sinistra, almeno da quelle di Repubblica (che se non sbaglio è il suo editore). Eppure il Linus ha scelto la strada opposta, quella di sbandierare il suo raggiunto benessere, dichiarando i suoi nuovi acquisti (la nuova automobile, per esempio), mostrando nel suo blog le foto del bell’appartamento nella lussuosa zona S.Siro di Milano, l’appartamento di Riccione ecc. ecc. Insomma niente cose da nababbi (anche se per molti di noi restano un sogno), ma quello che ci si può onestamente guadagnare lavorando in una radio, facendo la pubblicità per la Citroen, “comparsando” in tv e cento altre cose. Certo Linus redime “la colpa del successo” con le pene corporali inflitte dalla maratona, ma almeno questo gli permette di presentarsi al suo pubblico senza sensi di colpa. Insomma questi due atteggiamenti, così diversi mi hanno davvero incuriosito. C’è probabilmente un problema di target, nel senso che almeno in parte Bisio e Linus parlano a pubblici diversi, quello di Linus forse meglio disposto e meno moralizzante nei confronti del denaro. Ma per la parte di pubblico comune (nel quale mi ci metto anch’io) come ne usciamo? Chiudo comunque con il dubbio che alla lunga anche Linus, con il mostrare i suoi giocattolini nuovi, finisca per essere altrettando irritante di chi li nasconde. Potremmo risolvere mandando Linus al 1° Maggio e spedendo Bisio per un’estate sullo yacht di Briatore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si, vabbè, non fare così
comunque vi aspetto tutti al cinema, per vedere Natale a New York. Tanti Saluti.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che Linus qualche comparsata sul palco del primo maggio l'abbia già fatta in passato.
Mi sa però che Bisio un giretto sullo Yacht di Briatore se lo farà. Nulla di male se non ci vorrà a tutti i costi spiegare il perchè....

Anonimo ha detto...

Lavoro nel teatro,da cui quel "confuso" di Bisio tral'altro proviene, e so quanto sia difficile parlare o gestire le relazioni col denaro in questo ambiente, per cosi' dire di sinistra. Ho lavorato quattro mesi con Dario Fo, ed ho visto lo stesso imbarazzo, quando si parlava di denaro.Secondo i teatranti, intellettualoidi progressisti,avvolti dall'essenza di ionesco, dovremmo sostentarci di aria e arte, e MAI scendere a compromessi col capitalismo, col denaro, che non Deve mai comprarti...Significherebbe lavorare per il nemico...Sempre però quando si tratta degli altri,perchè se poi, per caso, la fortuna ti bacia e ti arriva un contratto stellare...beh allora, diventa tutto Molto difficile, spiegare ai tuoi colleghi/moralisti (Falsi ipocriti invidiosi) con i quali facevi "la lotta!" Povero Bisio, che pena mi fa...I tempi cambiano, ma in teatro chi fa i provini per le fiction non è ben visto, "vuoi fare i soldi, eh?!" si sente commentare. Intanto, se sei un'attrice seria,e paradossalmente, a meno che tu non sia un nome conosciuto anche in Tv, potresti sentirti dire dalla compagnia che il tuo salario per la prossima mega produzione teatrale che andrà in tournee in tutta Italia, potrebbe "sfiorare" il minimo sindacale!Ma in un ambiente cosi' elitario,sei qualcuno se sei Comunista Buddista e con le pezze al culo(mantenuto da papà in gran segreto però). Figo, eh?.....meglio Linus date retta a me!