martedì 12 febbraio 2008

Lo slogan unico: "Rialzati Italia, si può fare".


Il 4 dicembre 2006, quando questo blog ancora non esisteva, commentai da “anonimo” un post di onanrecords, dichiarando le ragioni della mia “scheda bianca”.
In questi giorni ho sentito più volte citare un intervento di Milena Gabanelli sul forum di Report (datato 15/06/2007) in cui la giornalista afferma di considerare la “scheda bianca” come l’unica forma di voto oggi possibile per un concreto tentativo di cambiamento. Scheda bianca, non annullamento né astensione, esattamente la mia posizione. L’ipotesi della nostra reporter è che, a fronte di una rilevante percentuale di schede bianche, la questione dovrebbe essere dibattuta perfino a livello europeo (non capisco esattamente in che termini …)

Devo dire che la data dell’intervento pone qualche interrogativo.
Da come parla sembra che, nelle precedenti elezioni, la Gabanelli abbia comunque votato per qualcuno o per meglio dire “contro qualcuno” e verrebbe da pensare contro Berlusconi (o sbaglio?). Così fosse la Gabanelli sarebbe arrivata un po’ in ritardo visto che, dal mio punto di vista, già nelle elezioni del 2006 c’erano tutte le condizioni per votare scheda bianca, anzi di più. In quel contesto, come ho cercato di dire nel mio intervento su onanrecords, votare scheda bianca significava rifiutare un bipolarismo di convenienza, tanto finto quanto inefficace se non dannoso. Avesse pure significato consegnarci a Berlusconi sarebbero almeno trascorsi 2 anni: due anni comunque buttati con la prospettiva di tenerci adesso Berlusconi fino al 2013 (una data fantascientifica).
Ma il 15 giugno 2007 l’idea delle elezioni anticipate era ancora un po’ lontana, le primarie del PD del 14 ottobre di là da venire … insomma pensare alla scheda bianca era un po’ più facile. La domanda è dunque questa: non è che per caso a distanza di pochi mesi ma con qualche novità (?), la Gabanelli abbia cambiato idea individuando finalmente quel “qualcuno per cui votare”? Forse Veltroni, forse Bonino, forse Santanchè, chi può dirlo. O davvero Milena è una sostenitrice di “scheda bianca” fino in fondo?
Dico questo non per fare il processo alle intenzioni della Gabanelli, ma per fare il processo alle mie intenzioni in questo momento davvero insondabili. Quello di cui sono "quasi" certo è che non sopporterei l’idea di un partito della scheda bianca. Hanno fondato perfino la lista degli astensionisti (“io non voto”), ma la scheda bianca è qualcosa di diverso, rimane essenzialmente una scelta personale: non riesco a vederla come l’indicazione di voto di uno schieramento o di qualsiasi altra organizzazione o movimento.

Infine, facendo or-ora un salto sul blog di Grillo, vedo che il Beppe definisce Berlusconi e Veltroni “una doppia scelta unica” praticamente le stesse parole che ho usato su onanrecords, definendo i due schieramenti del 2006 come "i due partiti unici".
Se sono arrivato al punto di ragionare allo stesso modo di Grillo (o Grillo allo stesso modo di coscienzasporca) o sono messo male io, o è messo male Grillo o siamo messi male tutti. Non so poi se, avendogli dato dell'anarchico democristiano stessi pensando ad un Casini come quello di oggi, pronto ad andarsene per la sua strada (ma forse questa è una semplice casualità).

Con il massimo affetto, goodnight a tutti.

3 commenti:

a bim beri ha detto...

la campagna elettorale dei miei sogni:
Nessuno dei suddetti.
Richard pryor.
http://www.youtube.com/watch?v=CD7WhzsU8QY

onan ha detto...

Capisco la tua amarezza ma temo che Il Partito della Scheda Bianca possa essere una seria possibilità stavolta.
Attualmente l'unica scelta di interesse oltre ad una Santanchè che vista ieri sera al Tg1 con un look in perfetto stile "Salò e le 120 giornate di Sodoma" ammetto mi stuzzica non poco.

goodnight ha detto...

reboman: sempre grande, Mr Pryor.

onan: è la nuova strategia della destra. Mancando un vero Benito, meglio candidare Claretta.