sabato 14 febbraio 2009

Una pura coincidenza.


Eppure queste due copertine, presenti nella mia playlist, si somigliano parecchio. Io nemmeno me n’ero accorto, QuartoPiso sì.
Que falta você me faz, anno 2005, è un disco tutto dedicato a composizioni di Vinicius, mentore di Maria Bethania (così come John Peel si può dire mentore di PJ Harvey ma questo lo possono raccontare altri meglio di me...).
Gli uomini in nero e pelatini, le ragazze in chiaro, di profilo e i capelli con la stessa scriminatura. Ovvio che poi dentro cambia tutto, ma questa somiglianza esterna mi piace molto.

Chiudo con le parole usate nel 1965 da Vinicius per definire il talento di Maria Bethania.
«Il suo canto è libero è puro, ma non di una purezza casta e disumana: è l`incontro del cielo con la terra, il matrimonio tra il mondo e l`infinito» Tutto il resto che c’è da sapere sull’album nella recensione di Fabio Germinaro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

L'incontro tra Vinicius e Maria Bethania avvenne nel 1965. In quell'anno la cantante si trasferì da Bahia a Rio per entrare nel cast dello spettacolo teatrale "Opinião", un'opera di denuncia politica e sociale, in sostituzione di Nara Leao, che, dovendo lasciare il posto, fece il nome di questa diciottenne quale sua ideale sostituta. E fu proprio la performance di grande impatto e personalità fornita dalla Bethania nelle prove di quest'opera a destare l'interesse di Vinicius.
Il link seguente è lo storico documento che ci mostra la giovanissima Maria Bethania nell'interpretazione di Carcará fornita sul palco di "Opinião", nel 1965.
http://www.youtube.com/watch?v=NZbxncygOPQ
Di conseguenza, nel 2005, la Bethania ha celebrato sia i 40 anni dall'incontro con Vinicius con questo bellissimo cd, sia i 40 anni di carriera con una storica tournee mondiale denominata "Tempo, tempo, tempo, tempo" dalla quale è stato tratto un DVD, edito sempre dalla Biscoito Fino.
In questo link l'interpretazione dal vivo di "Mulher, Sempre Mulher" di Tom Jobim & Vinicius de Moraes, presente anche nell'album da te proposto:
http://www.youtube.com/watch?v=_0PxAIJg_aQ.
Ciao.
Hermitage

onan ha detto...

La somiglianza è fortissima, ma mi piace pensare si tratti di una affascinante coincidenza.

Anonimo ha detto...

Ciao.
Ieri notte, mezzo addormentato, ho dimenticato di lasciare anche un breve commento su PJ Harvey e John Peel.
Beh, definire il dj "mentore" della
cantautrice del Dorset mi pare un poco esagerato.
E' vero che la stessa venne chiamata a registrare per ben 9 volte delle session per lo storico programma radiofonico della BBC, tuttavia molti altri artisti vantano un numero di presenze ben maggiore come i Fall o i Wedding Present.
Inoltre nella personale classifica dei 20 migliori album di sempre stilata dallo stesso Peel per il Guardian, "Dry" figurava "solo" al 17° posto......
Hermitage

goodnight ha detto...

Hermitage 1: utilissimo il tuo racconto ed i link proposti. Carcará non la conoscevo e il video non l’avevo mai visto. Certamente una imperdibile curiosità per chi bazzica da queste parti.

Onan: credo assolutamente nell’assoluta, e proprio per questo, affascinante coincidenza.

Hermitage 2: l’avevo detto che qualcuno doveva darmi una mano sul rapporto tra PJ e JP.

Anonimo ha detto...

Maria bethania è l'interprete che preferisco su tutte le eccellenze della sua generazione, ha quella grana mascolina e terrena della voce come nessun'altra.ha qualcosa di primordiale e torbido che personalmente me la fa preferire anche ad elis regina per l'impatto che ne ricevo.ha anche l'aspetto di una stega, o di una maga, così imperfetta, così scura.sta ad elis regina un pò come mia martini sta a mina.questo il mio parere!

goodnight ha detto...

Ciao robi
Come sempre trovo con piacere i tuoi commenti e la tua firma. La tua “proporzione” Maria Bethania sta ad Elis come Mia Martini a Mina, è perfetta. Anche se alcune vicessitudini personali avvicinano di più Mimì ad Elis. Ma vocalmente il tuo confronto è perfetto.
La cosa davvero strana è che le due (e parlo delle brasiliane) sembrano oggi appartenere a 2 generazioni diverse, quando Elis (nata nel ’45) avrebbe soltanto un anno di più di Maria Bethania. Ciao!