mercoledì 12 settembre 2007
Big Menù
Visto il personaggio il melodramma era inevitabile. Per questo il titolo più significativo è del Sunday Times che, parlando del testamento di Pavarotti, ha titolato “Soap Opera”.
Brutto a dirlo, ma 200 milioni di dollari (e si maligna di un tesoretto nascosto) più i futuri diritti d’autore, son un bel piatto da dividere. In verità la trama era già scritta dieci anni fa, un vero libretto d’opera: la moglie Adua (e le prime tre figlie), con quel nome che fa subito loggione, e Nicoletta con quel diminutivo che fa subito rivale. L’una tortellini e Va Pensiero, l’altra McDonald's e BonoVox. Devo dire che vedere Nicoletta da sola, senza la massa di quell’uomo al suo fianco, mi ha fatto davvero pena. Certo che al tempo quasi tutti han pensato male: difficile immaginare un’attrazione fisica per il big luciano, brutto e ingiustificato parlare di un amore interessato, possibile pensare a un coinvolgimento cresciuto intorno a un personaggio (e ad un mondo) di indiscusso fascino e carisma. Ma a voler capire i sentimenti altrui si sbaglia sempre. Con le sue sciarpe Pavarotti riempirà ancora per un bel po’ le pagine dei nostri magazine, confermando la sua vera dimensione di popstar. Ora, celebrato il funerale, abbiamo anche noi, a tutti gli effetti, il nostro Lady Luciano. Con amori appassionati che saltano fuori dal dimenticatoio, come quello con la piacente signora Madelyn Monti, allieva, segretaria e amante del maestro dal '79 all’86 (come riportano i ben informati).
Nei giorni scorsi leggevo qualcosa a riguardo di una possibile separazione dalla Mantovani, interpretato come apertura al desiderio di una famiglia allargata (tipo “Big Love”?). Le ultime notizie, o se preferite pettegolezzi, sono proprio di oggi e dicono qualcosa di più. Insomma a chi andranno i diritti d’autore che i lettori di Repubblica e l’espresso spendono da oggi per il doppio CD dei suoi successi?
* Non vorrei sembrare irriverente ma, come ho visto nella replica di un “Porta-a-Porta” dedicato a Pavarotti, i programmi di Amadeus erano tra i preferiti dal maestro.
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