mercoledì 5 marzo 2008
Figli della solita illusione
Elezioni 1
Provocatoriamente (ma nemmeno tanto) mi son chiesto se avrei avuto il coraggio di votare PD nel caso in cui la Binetti fosse stata capolista (o semplicemente tra "quelli in assoluta certezza di elezione") nel mio collegio. La risposta che mi son dato è no. Il nome di un candidato può essere un richiamo o un deterrente, per me di sicuro non è e non sarà mai indifferente. Anche se le candidature mischiano ad arte le carte, e per far eleggere uno che può piacerti, ti costringono ad eleggere uno che proprio non sopporti.
Elezioni 2
Si dice che Calearo possa valere un saldo positivo di 200/250 mila voti. Un calcolo che tiene ovviamente conto anche del numero di persone che, proprio per la sua presenza, non voterà più PD.
A me Calearo, al di là di tutto, al di là di quello che è e rappresenta (dice tutto spazioalfa in una parola) fa pensare alla vecchia DC quando il Veneto pretendeva e aveva il suo ministro, Rumor, Bisaglia e compagnia. Anche se al tempo della DC questa pretesa era avvalorata dalla riserva di voti assicurata (comuni all’80/90% per la DC) mentre oggi, nel PD e secondo le dichiarazioni di Calearo, dovrebbe essere avvalorata dal ruolo interpretato dal Veneto nell’economia del paese. Del resto anche la PDL avrebbe il suo ministro veneto, ovvero Galan. Contenti di questa alternativa? Perché non Lino Toffolo?
Elezioni 3
Questa delle candidature è una questione che merita più di una riflessione. Che ha aspetti qualitativi e quantitativi.
Emma Bonino non sembra ad esempio soddisfatta dalla quantità assicurata ai radicali tanto da rimette in discussione il suo ruolo di candidata di qualità (ma poi la polemica rientrerà…). La ricerca di candidati con qualche particolare qualità ha fatto parlare del presepe di Veltroni o dell’album delle figurine di Veltroni, dove la statuina/figurina del poliziotto trova posto accanto a quella della ricercatrice, il prefetto vicino alla precaria, l’operario vicino alla coppia di imprenditori. Non manca nemmeno il Generale. Insomma una sorta di Selecao (tanto per restare nelle corde di questo blog) fatta da campioni che giocano su campi diversi, in squadre diverse, in stati diversi con la difficoltà di trovare poi un gioco di squadra e di floppare miseramente com’è spesso accaduto a qualche blasonata nazionale brasiliana.
In realtà, parlando di candidature eccellenti, si tratta di piccoli numeri (Riello, presidente degli industriali del veneto, parla di specchietti per allodole) visto che poi ci saranno centinaia di eletti presi direttamente dal bacino della politica. E tornando allora sulla quantità ecco Calderoli definire il PD "il partito dei terun"ovvero (cito da republica) “di quelli che si fanno mantenere dagli altri e sfruttano il lavoro degli altri come dimostrano le candidature per la Camera e per il Senato del Pd in Lombardia, dove la presenza di paracaduti da Roma va ben oltre il 50% dei candidati''.
Elezioni 4
Infine dopo tanti giri di parole anche Veltroni vede ormai nel pari il risultato più auspicabile e probabile, prevedendo un governo per le riforme e poi nuove elezioni. Probabilmente con candidati da poter scegliere e suoi quali esprimere finalmente la propria preferenza. E allora che fare? Votare PD quanto meno per togliere peso al PDL nel governissimo che ci aspetta? O di nuovo scheda bianca, senza macchia ma non senza paura?
Elezioni 5
Tutti contro Veltroni?
Cacciari sulla questione dei temi ("basta con le puttanate”).
Molti sulla candidatura (in posizione di “sicura eletta”) della Cardinale, 26enne studentessa di ScienzedellaComunicazione, ma soprattutto figlia di papà…
Altri riportando il fatto che nel comune di Roma si è registrato, Veltroni in carica, il più alto dato di assenteismo da parte dei dipendenti comunali: 27 volte in 100 giorni lavorativi. Si mugugna allora che "se Veltroni pensa di amministrare così anche l’Italia …”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Non so. Capolista mi sembra non mi tocchi la Binetti ma la De Gregoriana Bindi.
Mi consolerebbe un po' Morando al senato.
Calearo è duro da digerire. Ieri sera a Ballarò sembrato davvero ciò che è: il fratello stupido di Galan (che detto tra noi se lo mangerebbe).
Penso li voterò comunque. Se rispettano i patti...
Calearo è parso anche a me un po' semolotto, e in ogni caso ieri da ballarò il meno mona sembrava diliberto!
Probabilmente all'ultimo momento voterò anch'io, e me ne uscirò dal seggio con passo discotecaro...
...it's just an illusion...
oddio oddio, la mossa Calearo mi ha gettato nel panico!
Posta un commento