Z., dopo il Festival, mi dice: ma perchè non hai parlato di Gal Costa a Sanremo?
Recupero adesso e con l’occasione linko un articolo di Max De Tomassi che ha partecipato all’evento in prima persona.
Di mio aggiungo solo due cose. Avete mai provato a cantare con la mano di Pippo poggiata sulla spalla? La “povera” Gal si trova catapultata dal caldo dell’estate tropicale al gelo musicale del festivalone nazionale.
Tradisce la sua tensione, che non è certo paura del palco di Sanremo, ma un segno di serietà (e di rispetto) per l’impegno preso con chi la ospita e la difficoltà di interpretare un pezzo provato pochissimo. Di fatto Gal sta sul palco della musica (e anche dei Festival) da 40 anni e questa tensione è il segno della sua professionalità e bravura. Perde perfino i fogli con il testo, ma non perda la calma.
Piaccia o meno la canzone, di buono resta il fatto che il Festival abbia ricordato in questo modo i 50 anni della Bossa Nova (un grazie per questo a Sergio Cammariere). Partecipa al pezzo la tromba di Fabrizio Bosso ed anche questo non è poco.
La domanda per Pippo è questa: ma davvero pensi ancora che non sappiamo dove sta il Corcovado?
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