Quello di Till Brönner è solo l’ultimo esempio di un jazzista affascinato dai suoni della musica brasiliana. I precedenti sono celeberrimi da Stan Getz a Toots Thielemans, al recentissimo lavoro (“Carioca” di cui prometto parlerò in futuro) di Stefano Bollani che al Brasile, e specificamente a Jobim, aveva già dedicato un intero album “Falando do Amor”.
Till Brönner ha la particolarità di essere un musicista tedesco (particolarità rispetto al repertorio di RIO), di essere alla mano (anche se sa di essere piacente), di saper suonare la tromba e cantare, di amare le collaborazioni. Già nel disco di esordio “Oceania” (2006) troviamo ad esempio Madame Sarkozy nel brano “In My Secret Life” di Leonard Cohen. Disco prodotto da Larry Klein, marito di Joni Mitchell, che ritroviamo anche alla produzione di questo nuovo Rio.
Il making-of dell’album racconta molte cose, conferma quanto siano disponibili i musicisti brasiliani, ci fa vedere tanti nomi noti da Marcos Susano, a João Donato, a Ed Motta, a Joyce tutti in ottima forma. C’è poco da fare, l’aria del Brasile fa bene. Ah, dimenticavo, nel disco c’è pure un pezzo con Annie Lennox, tanto per dirne un’altra. Un disco troppo easy listening, troppo caramelloso, perfettino negli arrangiamenti, fatto per accontentare un pubblico internazionale? Può essere, ma a volte vanno bene anche quei dolcetti super colorati e caramellati che ci rovinano i denti. Vorrà dire che la prossima volta segnalerò qualcosa di più ruvido, effetto colluttorio.
Making-of RIO
Till Bronner & Carla Bruni - In My Secret Life
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