domenica 17 gennaio 2010

Cose che si incrociano nella mia testa.


Mi è capitato l’ultimo giorno dell’anno. Non che capiti spesso, tanto che, per ripescare un episodio analogo, devo tornare a metà anni ’90. Allora eravamo in un’enoteca a Padova per cenare, questa volta in un bar libreria di Bassano, entrati per curiosare e per una merenda pomeridiana. In entrambi i casi ci è capitato di ascoltare della musica brasiliana, non un brano, ma un album per intero.
A Padova (certamente da un CD) l’Unplugged di Gilberto Gil, disco uscito in pieno boom di versioni acustiche; a Bassano (dal pc aperto su iTunes) Pérolas Aos Poucos (disco uscito nel 2003 che dovrebbe tradursi più o meno in “perle, poco a poco” ) di Zè Miguel Wisnik. Tra i due episodi ce n’è un terzo: un disco di Daniela Mercury in un negozio di abbigliamento (il commesso era un fan, già in possesso dei biglietti per un prossimo concerto della cantante di Salvador, a quei tempi regina dell'axè).
Dall’enoteca siamo usciti soddisfatti da un ottimo menù, dalla libreria con un libro dedicato a Gli Anni del Corriere dei Ragazzi, a cui ho cercato (inutilmente) di fare resistenza, come per tutte le cose che mi riportano a quei mitici (e psicologicamente mai più superati) anni settanta. Per coincidenza nei primi giorni di gennaio è morto il grande Tibet, creatore del mio eroe a fumetti dell’infanzia (siamo sempre a cavallo tra ’60 e ’70) il giornalista detective Ric Roland, pubblicato sul Corriere dei Piccoli e nei Classici Audacia / Albi Ardimento. Ric Roland (che faceva Ric Hochet nell’originale francese e che tante volte ho interpretato nella finzione dei giochi pomeridiani) aveva un guardaroba di giacche tutte uguali (in un tessuto che ancora oggi farei fatica a definire), una bella Porsche, una dolce fidanzatina Nadine e un bel po’ di nemici e misteri da risolvere, tra innevate location alpine o interni parigini. Anche qui un ricordo mantenuto vivo grazie agli acquisti su qualche bancherella di fumetti usati.

Beh il disco di Gilberto Gil contiene Drão, una delle canzoni che mi piacciono di più (e non solo tra quella scritte da Gil) che merita però un post a parte.

Del disco di Ze Miguel Wisnik (autore che conosco più di nome che di ascolti, letterato, professore di letteratura portoghese ecc. ecc) mi è capitato di fermarmi e tornare spesso su questa Tempo Sem Tempo. Una ragione ci dovrà pur essere.

Tempo sem tempo - Zé Miguel Wisnik ASCOLTA

6 commenti:

a bim beri ha detto...

Molto figo era anche Bruno Brazil il cui cognome sfagiola proprio con questo blog.

Fantastici tutti: Dan Cooper, Michel Vaillant, Bernard Prince, Luc Orient e naturalmente il Sergente Kirk e Corto Maltese... sic.

alfa ha detto...

Tempo sem tempo è una canzone stupenda, punto.

goodnight ha detto...

reboman: purtroppo temo che la scuola franco-belga, da Ric Roland a Luc Orient appunto, sia caduta in Italia nell'oblio mentre in Francia continuano ad essere pubblicati (ci toccherà studiare il francese!) Non che per gli altri fumetti vada meglio....

alfa: e mi piaceva associarla ad una cosa così lontana (ameno all'apparenza) come la nostalgia per un vecchio fumetto.

Anna Laudario ha detto...

Grazie ancora una volta per avermi presentato la musica di Ze che da buona brasiliana non conoscevo! :D
Ora spero di presentarti qualcosa di bello anch'io... Un nuovo nome, una nuova voce, un nuovo suono... Si chiama Maria Gadu...
Se non la conosci ancora, credo che sia valido ascoltarla!
Poi.. una vecchia voce, l'interprete per eccellenza che conoscerai sicuramente... Elis Regina!

Grazie, grazie ancora per questo bellissimo spazio dedicato ai tuoi pensieri e alla musica!

goodnight ha detto...

cara Anna, per coincidenza ha nominato Maria Gadu qualche giorno fa, in un post del 9 gennaio. Ho anche linkato una cover in cui Maria canta un classico della canzone francese. Certamente la musica brasiliana continua a sfornare e a sorprenderci con nuove voci e nuovi interpreti. Senza mai dimenticare, come dici giustamente, le vecchie glorie che invece di passare di moda emozionano ogni giorno di più. Anche su Elis, se hai voglia di girare per il blog, troverai qualche bell'ascolto. Ne approfitto per augurarti (sono ancora in tempo, no?) un ottimo 2010 e ti invito a tornare a scrivermi ogni volta che vuoi. A presto!

Anna Laudario ha detto...

Senza alcun dubbio continuerò a seguire il tuo blog e a scriverti sempre!
Ora che l'ho trovato, cercherò di leggere i post più antichi e magari troverai i miei commenti anche li.
Auguro un bellissimo 2010 anche a te e che questo sia l'inizio di uno scambio di pensieri su musica e altro!