domenica 5 settembre 2010

Rigoletto non c'è. Ma c'è la cremeria.

Certo per incollare alle tv di 148 paesi 1 miliardo di persone ci vuole Messi o almeno Placido Domingo. Rigoletto a Mantova è un grande spettacolo, immagino un lavoraccio complicatissimo, con un esito televisivo direi perfettamente riuscito. Al di là dei tanti meriti resta il fatto che quello di Domingo è davvero un Rigoletto imbarazzante, oltre ogni comprensibile esigenza di marketing, con il risultato di snaturare totalmente uno dei più bei ruoli del teatro lirico. Un Rigoletto senza Rigoletto: un po’ come il goal di Cassano nella fantozziana diretta Rai.

2 commenti:

alfa ha detto...

cioè, ma c'è oggi il Discorso di Fini e tu ti perdi dietro un avvenimento che ha coinvolto la miseria di 148 paesi? io sono già seduto e sintonizzato su La7 che manda un telefilm di 25/30 anni fa per far salire la tensione...

goodnight ha detto...

Son "reduce" or ora da un "Sì vendetta" che merita vendetta, se mi si passa la più scontata delle battute.

In attesa di Fini passerò il pomeriggio finendo di montare il tavolo da Subbuteo, evento che a questo punto scavalca ogni altro appuntamento politico o musicale.
Alla fine non ci giocherò mai, ma da come sta venendo mi sembra quasi un'opera d'arte. Ciao!