Eravamo
povera gente (diceva Cesare Marchi da Villafranca, dove adesso si va a prendere
gli aerei). Poi siamo diventati piccoli imprenditori. Adesso ci siamo scoperti
anche cantanti al punto che Massimo Calone Ranieri invece di produrlo sotto il
Vesuvio lo produciamo in casa sotto il Grappa (del resto tema di una nota
canzone patriottica). Chiara and the Machine arriva da non lontano, da quella
Saonara che, almeno per i fiori, è già una piccola Sanremo. Davide (che in
effetti ha di fronte dei Golia) è il sogno/riscatto canoro del piccolo
artigiano con p.iva e casetta a schiera, mentre Chiara già adocchiava alla
finanza strozzina (non a caso gode del maggior credito) virando però da
Morgan Stanley a Morgan e basta. Ad entrambi sembra riservata un’altra
possibilità. In bocca (o attenti) al lupo (cioè ad Ics).
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