martedì 23 ottobre 2007

Rosso nero (ovvero "viva la pappapappa che è un capolavoro")

La destra ha forse trovato il suo genio creativo. Il gesto è indubbiamante ispirato, i consensi fanno pensare, visto che per la prima volta vedono d'accordo Sgarbi e D'Agostino.
Storicamente più che a Marinetti ci si ispira a Giannino Stoppani, l'epoca è comunque quella. Qui dal blog "La zattera di medusa" la storia della prima protesta a base di anilina.

E' proprio l'anilina che Gian Burrasca e Tito Barozzo, il suo senpai di collegio, mettono ogni giorno nei piatti sporchi per dimostrare che la minestra del giovedì è in realtà fatta con l'acqua sporca dei piatti di tutta la settimana.
I due ragazzi si fregano le mani al pensiero che la direttrice del Collegio, vedendo l'acqua così colorata di rosso, dovrà rinunciare a servire la sbobba ai ragazzi e preparare loro la famosa "pappa col pomodoro" invece della quotidiana minestra di riso.
Quello che né Giannino né Tito immaginano è che la direttrice sia così spregiudicata da servire ugualmente la rigovernatura di piatti, adducendo a motivo del suo colore rossastro la presenza di alcune barbabietole.
A quel punto Tito, con un gesto eroico, si alza in piedi e chiede ai compagni di non mangiare la minestra, perché è avvelenata "dall'anilina che ci ho messo io".
Il primo risultato della bravata è che, per una volta, i ragazzi del collegio Pierpaoli mangiano la pappa col pomodoro. Il secondo risultato è che Tito, invitato in direzione, viene rimproverato, umiliato in quanto orfano (e tenuto pertanto in collegio "per pietà" ) e indotto alla disciplina.



1 commento:

a bim beri ha detto...

Se il tizio avesse colorato la fontana solo qualche giorno dopo... ... l'avrebbero scambiato per un tifoso Ferrari!