domenica 17 febbraio 2008
Le parole della pubblicità: il casting.
Il perchè di tanti post sul PD? Inutile girarci intorno. La prima questione da sciogliere per goodnight è questa: mi piace o non mi piace ‘sto PD e quindi votare o non votare per Veltroni? Non è forse la domanda che ci stiamo facendo in tanti? Non penso quindi che sia necessario spiegarne il perchè (ma se qualcuno avesse delle domande, le aspetto volentieri nei commenti).
Evidente che, al di là delle scelte pubblicitarie, il “ma anche” sia il vero slogan del PD. Una sintesi perfetta, ormai un po’ fastidiosa come ogni tormentone, ma efficace per esprimere, non tanto e non solo cosa sia il PD di Veltroni, ma soprattutto cosa sia l’Italia: un funambolo sempre più agitato e scomposto in cattivo equilibrio su un filo sottile. Abbiamo davvero alternative al fatto di restare con il fiato sospeso a guardare?
Il “ma anche” è la logica applicata nella scelta delle candidature, dove ci sta il laico ma anche il cattolico, l’operario ma anche el paron e da cui sono state eliminate solo le frange che non accettano il fatto che l’Italia sia un paese amico dell’America, amico della Chiesa, amico della Finanza.
Il rischio nel dover proporre delle candidature e metterle in un certo ordine (almeno di questo non possiamo dare la colpa a Veltroni) è quello di produrre una rappresentanza di sintesi, da laboratorio politico, inseguendo una sorta di teorema democratico, dove gli esperti in statistica servono più degli statisti.
Con l’effetto di aver candidature degne di un casting da Grande Fratello, in cui aspettarci il nobile e il borgataro, il supermacho ed il trans.
Ecco allora l’operaio a Torino (visto che l’imprenditore di riferimento non ce l’ho certo contro) e l’imprenditore a Milano, sapendo che fare l’inverso sarebbe impossibile. Ci sta tutto, per carità ... ci sta il taglio a spazzola, la rasatura gillette, la cravatta e il porta badge... ci sta il codino, l’orecchino, la barbetta, lo sciarpone.
Noto comunque che questi trentenni hanno già i capelli più grigi dei miei, ormai vecchio quarantenne e passa, lasciato in fondo alla lista come sempre.
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1 commento:
Decido domani.
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