Devo molto a questo blog e alle persone che hanno il piacere di parteciparvi: mi sento quindi in colpa nei momenti in cui sono costretto a trascurarlo e trascurarvi. Per farmi perdonare mi serviva qualcosa di veramente forte. Faccio poca fatica perchè la traduzione arriva dritta dritta da Musibrasil. Del resto Geni e o zepelim non poteva mancare dall'elenco delle traduzioni. Uno straordinario Chico, molto molto vicino a Fabrizio De Andrè.
Geni e o zepelim
Chico Buarque/1977-1978
( Ópera do malandro)
Geni e lo Zeppelin
De tudo que é nego torto
Con ogni sorta di negro infimo (1)
Do mangue e do cais do porto
Dei bordelli o delle banchine del porto
Ela já foi namorada
Lei è già stata a letto
O seu corpo é dos errantes
Il suo corpo è degli erranti
Dos cegos, dos retirantes
Dei ciechi, degli emigranti
É de quem não tem mais nada
É di chiunque non possegga più niente
Dá-se assim desde menina
Lei gli si offre così, già da bambina
Na garagem, na cantina
Nel garage, in cantina
Atrás do tanque, no mato
Dietro la cisterna, nel bosco
É a rainha dos detentos
É la regina dei detenuti,
Das loucas, dos lazarentos
Delle pazze, dei lebbrosi
Dos moleques do internato
Dei ragazzini negli internati
E também vai amiúde
E va anche e molto spesso
Com os velhinhos sem saúde
Coi vecchietti infermi
E as viúvas sem porvir
E con le vedove senza futuro
Ela é um poço de bondade
E' un pozzo di bontà
E é por isso que a cidade
Ed é per questo che la città
Vive sempre a repetir
Continua a ripetere
Joga pedra na Geni
Lanciate pietre su Genì
Joga pedra na Geni
Lanciate pietre su Genì
Ela é feita pra apanhar
Il suo destino è prenderle
Ela é boa de cuspir
E ricevere sputi
Ela dá pra qualquer um
Lei la dà a chicchessia
Maldita Geni
Maledetta Genì
Um dia surgiu, brilhante
Un giorno comparve, brillando
Entre as nuvens, flutuante
Tra le nuvole fluttuando
Um enorme zepelim
Un enorme Zeppelin
Pairou sobre os edifícios
Si fermò sopra gli edifici
Abriu dois mil orifícios
Aprì duemila orifizi
Com dois mil canhões assim
Con duemila cannoni
A cidade apavorada
La città terrorizzata
Se quedou paralisada
Rimase paralizzata
Pronta pra virar geléia
Pronta a trasformarsi in gelatina
Mas do zepelim gigante
Ma dallo Zeppelin gigante
Desceu o seu comandante
Discese il suo comandante
Dizendo - Mudei de idéia
E disse: "Ho cambiato idea
- Quando vi nesta cidade
Quando vidi in questa città
- Tanto horror e iniquidade
Tanto orrore e iniquità
- Resolvi tudo explodir
Decisi di far esplodere tutto
- Mas posso evitar o drama
Ma posso evitare il dramma
- Se aquela formosa dama
Se quella formosa dama
- Esta noite me servir
Questa notte mi servirà"
Essa dama era Geni
Quella dama era Genì
Mas não pode ser Geni
Ma come può essere Genì?
Ela é feita pra apanhar
Il suo destino è prenderle
Ela é boa de cuspir
E ricevere sputi
Ela dá pra qualquer um
Lei la dà a chicchessia
Maldita Geni
Maledetta Geni
Mas de fato, logo ela
Ma di fatto, proprio lei
Tão coitada e tão singela
Tanto povera e semplice
Cativara o forasteiro
Si era accattivata il forestiero
O guerreiro tão vistoso
Il guerriero così spaventoso
Tão temido e poderoso
Così temuto e poderoso
Era dela, prisioneiro
Divenne di lei prigioniero
Acontece que a donzela
E succede che la donzella
- e isso era segredo dela
- e questo era il suo segreto
Também tinha seus caprichos
Aveva anche lei i suoi capricci
E a deitar com homem tão nobre
E al giacere con uomo tanto nobile
Tão cheirando a brilho e a cobre
Che odorava e risplendeva di metalli
Preferia amar com os bichos
Lei preferiva far l'amore con le bestie
Ao ouvir tal heresia
Sentendo una tal eresia
A cidade em romaria
La città in processione
Foi beijar a sua mão
Andò a bacirle la mano
O prefeito de joelhos
Il sindaco in ginocchio
O bispo de olhos vermelhos
Il vescovo con gli occhi in lacrime
E o banqueiro com um milhão
E il banchiere con un milione
Vai com ele, vai Geni
Vai con lui, vai o Genì
Vai com ele, vai Geni
Vai con lui, vai o Genì
Você pode nos salvar
Tu puoi salvarci
Você vai nos redimir
Tu puoi redimerci
Você dá pra qualquer um
Tu la dai a chicchessia
Bendita Geni
Benedetta Geni
Foram tantos os pedidos
Furono tante le suppliche
Tão sinceros tão sentidos
Così sincere e sentite
Que ela dominou seu asco
Che lei dominò il suo ribrezzo
Nessa noite lancinante
E in quella notte lancinante
Entregou-se a tal amante
Si offrì a quell'amante
Como quem dá-se ao carrasco
Come chi si consegna al boia
Ele fez tanta sujeira
Fece tante porcherie
Lambuzou-se a noite inteira
E si insozzò la notte intera
Até ficar saciado
Finché fu sazio
E nem bem amanhecia
E non albeggiava ancora
Partiu numa nuvem fria
Che lui partì in una fredda nube
Com seu zepelim prateado
Con il suo Zeppelin argentato
Num suspiro aliviado
Con un sospiro alleviato
Ela se virou de lado
Lei si girò di lato
E tentou até sorrir
E provò anche a sorridere
Mas logo raiou o dia
Ma non appena spuntò il giorno
E a cidade em cantoria
La città all'unisono
Não deixou ela dormir
Non la lasciò dormire
Joga pedra na Geni
Lanciate pietre su Genì
Joga bosta na Geni
Lanciate merda su Genì
Ela é feita pra apanhar
Il suo destino è prenderle
Ela é boa de cuspir
E ricevere sputi
Ela dá pra qualquer um
Lei la dà a chicchessia
Maldita Geni
Maledetta Genì
[1]
Torto può significare anche strabico,
irascibile, di mal carattere
sabato 30 maggio 2009
mercoledì 20 maggio 2009
L’undicesima vittima.
Oppure l’undecima come si diceva dei papi. Eccomi qua vittima di una diverticolite (intestinale, una cosa da vecchiotti) che mi ha portato pure ad un breve passaggio in ospedale di cui mi resta ancora l’antisettico profumo sotto il naso. Qualche giorno fa kindsaluv mi ha rubato il post dalla tastiera, dal momento che stavo per scrivere anch’io de La decima vittima del mai troppo lodato Elio Petri. Mastroianni, Ursula (ma anche una bellissima Elsa Martinelli) la colonna sonora ... ma non volevo parlare di questo. Volevo invece raccontare a chi fosse sfuggito che “La decima vittima” è diventato anche un real game (si dirà così) ambientato tra le strade di Torino ma penso in futuro anche in altre città italiane.
La lunga descrizione che segue è dal forum di studenti.
“Per le strade di Torino, fra ignari passanti, potrebbe celarsi il tuo predatore. Da lunedì 12 maggio nel capoluogo Piemontese 100 fra ragazze e ragazzi si nascondono e si cercano, si spiano e si evitano, attendono il momento giusto per sparare alla propria vittima con una pistola ...ad acqua.
Dopo New York, Vancouver, San Francisco, Los Angeles, Londra, Barcellona e Parigi anche a Torino arriva la streetwar!
Il gioco si ispira al film "La decima vittima" di E. Petri con Marcello Mastroianni. Agli iscritti è stato consegnato un kit con all'interno il nome, la foto e le abitudini della propria preda: scopo del gioco è colpire con pistole ad acqua le proprie vittime evitando gli attentati del proprio killer.
L'area di gioco comprende praticamente l'intera città, esclusi naturalmente abitazioni, luoghi di lavoro, locali pubblici e di culto. Come su un set, sei protagonista di un thriller mozzafiato, e vincerai un premio se riuscirai a sopravvivere eliminando gli altri concorrenti.
Un torneo di 3 settimane giocato 24 ore su 24, ulteriori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale: http://www.torinospy.com
Visto che ho passato diversi giorni steso tra letto e divano mi sono pure concesso il lusso di vedere un paio di film “prima di mezzogiorno”, tra il primo e secondo antibiotico della giornata. Fatto sta che una mattina passava Sbatti il mostro in prima pagina (forse per il fatto che in questi giorni Bellocchio è a Cannes) che avevo visto una sola volta ai tempi del cineforum della scuola (quando era ancora un film quasi recente, visto che parliamo del 78/79 o giù di lì). Quello che allora non potevo sapere e apprezzare era che il film avesse tra i propri “interpreti”, ripreso nel reale comizio con cui si apre il film, un futuro ministro della Repubblica italiana.
La lunga descrizione che segue è dal forum di studenti.
“Per le strade di Torino, fra ignari passanti, potrebbe celarsi il tuo predatore. Da lunedì 12 maggio nel capoluogo Piemontese 100 fra ragazze e ragazzi si nascondono e si cercano, si spiano e si evitano, attendono il momento giusto per sparare alla propria vittima con una pistola ...ad acqua.
Dopo New York, Vancouver, San Francisco, Los Angeles, Londra, Barcellona e Parigi anche a Torino arriva la streetwar!
Il gioco si ispira al film "La decima vittima" di E. Petri con Marcello Mastroianni. Agli iscritti è stato consegnato un kit con all'interno il nome, la foto e le abitudini della propria preda: scopo del gioco è colpire con pistole ad acqua le proprie vittime evitando gli attentati del proprio killer.
L'area di gioco comprende praticamente l'intera città, esclusi naturalmente abitazioni, luoghi di lavoro, locali pubblici e di culto. Come su un set, sei protagonista di un thriller mozzafiato, e vincerai un premio se riuscirai a sopravvivere eliminando gli altri concorrenti.
Un torneo di 3 settimane giocato 24 ore su 24, ulteriori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale: http://www.torinospy.com
Visto che ho passato diversi giorni steso tra letto e divano mi sono pure concesso il lusso di vedere un paio di film “prima di mezzogiorno”, tra il primo e secondo antibiotico della giornata. Fatto sta che una mattina passava Sbatti il mostro in prima pagina (forse per il fatto che in questi giorni Bellocchio è a Cannes) che avevo visto una sola volta ai tempi del cineforum della scuola (quando era ancora un film quasi recente, visto che parliamo del 78/79 o giù di lì). Quello che allora non potevo sapere e apprezzare era che il film avesse tra i propri “interpreti”, ripreso nel reale comizio con cui si apre il film, un futuro ministro della Repubblica italiana.
venerdì 1 maggio 2009
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