Distratto come sempre, disattento come mai, non m’ero
nemmeno accorto che Caetano fosse passato per Sanremo.
L’ho scoperto adesso, recuperando la sua esibizione dalla rete. Che dire?
Tra tanti articoli tutte rose e fiori (siamo a Sanremo del
resto) solo Alessandro Besselva Averame, sul sito linkiesta.it, centra il
punto. Cito qua e là.
“Sanremo e Veloso non potrebbero essere due mondi più
distanti…”
“Celebrazione inevitabilmente un po' retorica, televisiva
nei tempi e nella brutale necessità di sintesi e semplificazione, di una «icona
della musica brasiliana nel mondo». Detto questo ovvio che l'esibizione di
Caetano Veloso, anche a Sanremo, abbia “avuto comunque un suo perché…”. Nel
lungo post, tutto da leggere ed ascoltare, si cita anche lo strano caso della
somiglianza tra due brani usciti praticamente in contemporanea come London
London di Caetano e la (per noi) popolarissima Che sarà (Ricchi e Poveri e José
Feliciano) grande successo al Sanremo del ’71. Non ci torno sopra perché ho già detto la mia. Visto il passaggio, penso più unico che raro, di Caetano a
Sanremo poteva essere l’occasione per indagare sul caso. Buonismo permettendo…
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