Cominciamo con il dire che la parola “adeus” suona
leggermente diversa dal nostro addio, diciamo più un arrivederci (che può anche
includere una separazione dolorosa, come nel caso della nostra canzone) che un
congedo definitivo. Insomma un goodbye portoghese. Non a caso Every time we
say goodbye di Cole Porter diventa Toda
vez que eu digo adeus (ascoltare
Cassia Eller per credere).
Continuo osservando che la lista delle canzoni
brasiliane che contengono la parola addio non è certo corta. C’è un Adeus di
Noel Rosa e un altro di Dorival Caymmi, per arrivare a Guilherme Arantes con la
bellissima Um dia, um adeus cantata
anche da Vanessa da Mata (Multishow ao Vivo 2009).
Ma è certamente Jobim quello che con gli Adeus ci
ha dato più dentro, cantando e sussurrando anche il Pra dizer adues, classico di Edu Lobo e Torquato Neto.
Ma veniamo a Mais um adeus (Toquinho e
Vinicius) che ha avuto una stupenda versione italiana, ancora una volta grazie a
Sergio Bardotti e all'interpretazione di Ornella Vanoni. La “versificazione” italiana è praticamente
perfetta, traducendo non solo le parole ma lo spirito della canzone, anche negli inevitabili cambiamenti (il gin si trasforma in whisky). Non dico
nulla di nuovo (lo dico solo per suggerire l’ascolto a chi non l’avesse ancora
fatto) parlando della capacità di presa di questo racconto della separazione, visto dai due punti di vista, quello di
lui e quello di lei, che danno vita ad un perfetto contrappunto musicale ed emotivo. Dalla musica al
testo, semplice e altissimo come tutte le cose più belle di Vinicius, il
passaggio per me al top è in quello “Spedisci anche i soldi per l’appartamento perchè
un pagamento non è come me aspettare non sa” che racconta come anche il lato
più prosaico di un amore possa diventare poesia.
Nel versione portoghese Toquinho e Maria Medalha sono un superclassico (con una dedica speciale a Giorgia, che ha suggerito questo post) ma anche la versione con tutta la famiglia non è niente male. Un'idea per il prossimo Natale! Adeus, anzì a presto. Magari per
ascoltare un altro brano “idealmente” a due voci come Sinal Fechado di Paulinho da Viola, racconto stracciacuore di un
casuale incontro tra due ex amanti al semaforo rosso, che finisce con un inesorabile quanto frettoloso adeus allo scatto del verde.
2 commenti:
Grazie...Befano!
Io questo blog l'ho amato fin dal primo giorno che,per caso,ci sono capitata!
Una giornata speciale a tutti!
Giorgia.
Una promessa è una promessa!
Ciao Stefano
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