mercoledì 24 gennaio 2007
E tu che prodotto sei?
“Siamo tutti dei prodotti” afferma il simpatico Lele Mora. Per questo serviva una raccolta di figurine, per promuovere o celebrare i personaggi di questa presunta galassia di star.
Che belle, al confronto, le raccolte Cantanti lanciate dalla solita Panini nel 1968, mica un anno come un altro, o poi in alcuni anni successivi. Che bella Patty Pravo sulla copertina del 72. Se non avessi promesso di evitare parole in “opoli”, verrebbe da dire “che merdopoli”.
domenica 21 gennaio 2007
Elis 3 (e poi passo a parlar d’altro, per evitare la sindrome di Gianni Minà)
Una vita intensa, 2 mariti, 3 figli, l’epilogo drammatico a soli 36 anni, sono ovviamente pane per i denti aguzzi dei produttori di fiction ad ogni latitudine, figuriamoci a Rede Globo che per la ricorrenza non si è fatta scappare l’occasione di una serie dedicata a Elis Regina. La cosa non è piaciuta a molti dei fans che faticano ad accettare qualsiasi attrice, seppur somigliante, nel ruolo di Elis e soprattutto infastiditi dal modo con cui si gira intorno alle ragioni della morte che ovviamente in tv fanno ancora audience. Per i fans “quello” è un fatto privato di Elis, per loro conta tutto il resto. Certo la cosa colpisce perché Elis non era Janis Joplin, ma una cantante che, fossa stata in Italia, avrebbe probabilmente fatto Canzonissima a fianco di Massimo Ranieri e condotto lo show del sabata sera. Probabilmente quello che infastidisce è il tono morboso da servizio di “Studio Aperto”. Devo dire che qualcosa di simile ho provato guardando la fiction dedicata a Dalida, interpretata da Sabrina Ferrilli se non ricordo male su Canale5. In quel caso c’era addirittura qualcosa di aberrante nel fatto che la Ferrilli apparisse frequentemente nei break pubblicitari come testimone di una tintura per capelli L’Oreal … specie pensando che, anche nella fiction, la Ferrilli/Dalida si presenta con acconciature e tinte diverse … e non sembrava affatto una casualità …
Rede Globo ha promosso lo sceneggiato con alcuni speciali che mixano immagini d’epoca, spezzoni della fiction, interviste, musica. Si trovano anche su YouTube divisi in 4 parti. Da lì ho pescato la 3^ parte in cui si parla di Elis cantante e mamma, che dopo lo show torna a casa per cucinare, stirare e giocare con i figli.
Nel contributo filmato ci sono diverse cose interessanti.
La figlia di Elis, Maria Rita (oggi 30enne), che canta Essa Mulher un brano di Joyce (e Ana Terra). Per dirla in breve la figlia di Elis, che canta nello stile di Elis, un brano che sembra parlare di Elis. Ci sarebbe da spaventarsi se non si trattasse di una splendida canzone in uno stile brasilian jazz. Oltre questo si torna a parlare di O Bebado e a Equilibrista, canzone adottata perfino da Amnesty International … e poi la chicca finale con il rimmel che scende nella antologica interpretazione di Atras da Porta di Chico Buarque, una delle più belle canzone su quanto possa essere “umiliante” l’amore. Qui la si vede per intero con tanti commenti, anche in inglese, che tornano sul tema della droga (Elis solo emozionata o “alterata”?) ma i più a replicare che Elis è “simplesmente a melhor interprete feminina brasileira de todos os tempos” ….
sabato 20 gennaio 2007
Un altro piccolo omaggio
Elis Regina Vive! Con queste parole un fan di Elis inaugurava tre anni fa il blog/tributo dedicato a "Pimentinha", il peperoncino del musica brasiliana.
Ovviamente in occasione dei 25 anni dalla scomparsa sono tante le occasioni per scoprire o approfondire la conoscenza di Elis, tutte puntualmente segnalate dal blog.
Tra le altre un triplo DVD, pubblicato dalla Emi, con “os melhores momentos de Elis” di cui per adesso ammiro solo la “caixa”, il cofanetto, con un’immagine di Elis riccia. Anche i cambiamenti di look fanno parte del racconto di una diva e nel caso di Elis sono quanto mai significativi. Nel video che allego, ad esempio, è tutta un'altra Elis ...
Tra le immagini reperibili su internet (anche sul sito della rete Globo, ma solo previa iscrizione) ho scelto da YouTube un pezzo di Milton Nascimento perchè contiene alcune immagini dei funerali di Elis (mezzogiorno del 20/01/1982). Un brano, nel puro stile Milton, melanconico ed ecumenico, che parla del restare amici “anche se il tempo dice no, anche se hai dimenticato la canzone”. Canção da America! Nei commenti inserisco il testo, di Fernando Brant, tradotto in inglese.
Il fatto del giorno: caldo record.
Sull'Italia caldo record. 27 gradi a Torino, città di olimpiadi invernali, 19 gradi di aumento in un solo giorno. Del resto, non siamo quelli che a Luglio hanno vinto "la cappa del mondo"?.
venerdì 19 gennaio 2007
Maledetto Cinzano
Se ci pensi chi ti uccide è, in fondo, la vita. È successo anche ad Elis Regina, giusto 25 anni fa, 19 de janeiro de 1982. Elis, che oggi sarebbe ancora più giovane di tanti altri/altre che ancora senti cantare. Più giovane di Mina, tanto per fare un nome italiano. Ben più giovane di Ornella Vanoni, tanto per fare il nome di un’interpete vicina anche alla musica brasiliana. Perfino loro devono qualcosa allo stile di Elis.
Del racconto della sua morte mi ha sempre fatto impressione il mix tra Cinzano e cocaina che l’avrebbe uccisa a 36 anni. Cinzano, un vermouth da cinema italiano anni ’60, che se non fosse per il vintage saprebbe soltanto di vecchio. Poi c’è la storia della politica, un inno nazionale cantato durante una cerimonia organizzata dal regime militare, lei rimasta in Brasile mentre molti artisti si trovavano in esilio. Nel ‘79, a regime ormai vacillante, incide O Bêbado e a Equilibrista (pezzo di Aldir Blanc e João Bosco) che diventa subito l’inno dei tanti che aspirano a una nuova epoca di libertà e democrazia per il Brasile. 120 mila persone lo cantano durante il concerto che si tiene in sua memoria pochi giorni dopo la sua morte. Insomma una vita da conoscere e soprattutto tante interpretazioni da ascoltare fino a consumare la puntina. Se qualcuno fosse incuriosito, così per cominciare, mi sentirei di consigliare il classico e imperdibile "Elis & Tom" (l'incontro tra"o maestro" e "a cantora", il maestro e la cantante per eccellenza). Qui c’è tutto quello che c’è da sapere sul disco, e nel disco c’è quello che non si può non aver mai ascoltato del repertorio MPB. Non dico di ascoltarlo in contemplazione: ve lo concedo anche solo al posto dei vari LoungeBrasil, per accompagnare un drink con gli amici, caipirinha, Martini, Campari, quello che volete voi, ma in ogni caso, mi raccomando, niente Cinzano.
giovedì 18 gennaio 2007
mercoledì 17 gennaio 2007
Il fatto del giorno
Dopo il sì del governo italiano forse dedicata a Elvis Presley la nuova superbase americana a Vicenza.
notizie e primi commenti anche sul blog di onan
lunedì 15 gennaio 2007
Faq 1
Inauguro una nuova "etichetta" per i casi in cui, come stasera, dopo aver passato in rassegna qualche sito e blog di fiducia, devo impormi di recuperare il sonno, rimandando ad altri momenti tante cose che vorrei postare.
Qualcuno che vede Sky, mi sa dire perché su Disney Channel tutti si sono messi a cantare?
goodnight
domenica 14 gennaio 2007
La musica con il sorriso
Guardando e riguardando il video del post precedente mi è rimasto impresso il sorriso di Gil, quel sorriso che è leggerezza ed è quasi necessario per cantare una musica fatta di emozioni semplici e raffinate come il samba e la bossa.
Arrivate alla fine di questo video, spazzole, dita sui tasti, la musica di Tom, la solita splendida interpretazione di Elis, perfino la faccia di un pianista che sembra Fabio Concato, per arrivare a quel sorriso che io amo (amore condiviso), quel sorriso ad occhi chiusi, denti bianchi, gengive scoperte, le fossete sulle guancie. Quel sorriso dalle tante definizioni. Dolce. Infantile. Pieno di nostalgia. Disarmante. Irresistivel!
Arrivate alla fine di questo video, spazzole, dita sui tasti, la musica di Tom, la solita splendida interpretazione di Elis, perfino la faccia di un pianista che sembra Fabio Concato, per arrivare a quel sorriso che io amo (amore condiviso), quel sorriso ad occhi chiusi, denti bianchi, gengive scoperte, le fossete sulle guancie. Quel sorriso dalle tante definizioni. Dolce. Infantile. Pieno di nostalgia. Disarmante. Irresistivel!
sabato 13 gennaio 2007
Vasco for President
Marco Polo, Raffaello Sanzio, Galileo Galilei, Valerio Catullo, Guglielmo Marconi. Per la verità ci sono anche un Giuseppe Verdi e un Federico Fellini. Forse ci manca un grande musicista contemporaneo, conosciuto in tutto il mondo, a cui dedicare il nome di un nostro aeroporto, anche piccolo. Del resto se i più noti sono Ramazzotti e la Pausini, meglio restare sul classico. A Rio de Janeiro l’aeroporto internazionale è dedicato ad Antonio Carlos Jobim. Al ministero della cultura c’è un altro musicista, Gilberto Gil. Certo, da noi, con tutta la storia, l’arte, la scienza del passato tutti i posti erano già occupati. Difficile pensare di mettere un Fabrizio De André al posto di un Cristoforo Colombo o un Lucio Battisti al posto di un Leonardo da Vinci. E poi alla cultura abbiamo Rutelli che in quanto ad artista non è secondo a nessuno. Ci siamo concessi perfino un presidente che cantava sulle navi.
Non so se il problema stia nel fatto di avere un passato troppo grande o un presente troppo piccolo. È che da tempo, per quanto di valore, non riusciamo ad esportare (scusate il brutto termine) delle idee e delle emozioni di un certo spessore. A parte “Volere”, giusto per parlare di aeroporti.
Gilberto Gil assume nuovamente il mandato di responsabile della Cultura nel governo di Lula Da Silva: superate anche le incomprensioni con Caetano Veloso che aveva accusato Gil di “egualitarismo demagogico”. I rapporti tornano al sereno, Gil canta e Caetano balla. Come ai bei tempi in cui si ricordavano i bellissimi tempi di Doces Barbaros .
mercoledì 10 gennaio 2007
è un rock bambino?
Così, per iniziare l’anno nel peggiore dei modi, mi avventuro in un campo per me abbastanza ostico, come la musica. La faccio perché è una buona scusa per usare un’altra immagine di Mark Ryden (che sta pure sulla copertina del romanzo "L'amore contro"di Mauro Covacich, Strade Blu, Mondadori, 2001).
Oggi mi è capitato di sentire alla radio un pezzo che si chiama Getting Enough cantata dal 15enne Lil Chris.
Tutto questo mentre i Rolling Stones girano ancora per il mondo.
Dalla pediatria alla geriatria, con la possibilità esaltante, per chi si trova in una condizione di mezzo (ahimè), di poter scegliere se vedere un concerto di qualcuno che ha l’età dei propri genitori o quella dei propri figli.
Insomma, oggi, il rock è più bambino o più anziano? (non si accetta la risposta, fin troppo facile, “senza età”). Da notare che, grazie ai suggerimenti di Onan, ho imparato a linkare, almeno da You Tube ...
welcome back
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